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Presentato oggi il National Geographic Festival delle Scienze 2019 (Auditorium Parco della Musica di Roma, 8-14 aprile)

National Geographic Festival delle Scienze
XIV edizione

Roma, Auditorium Parco della Musica
8 – 14 aprile 2019

L’INVENZIONE

Oltre 200 incontri, 300 attività didattiche, 8 mostre, 7 spettacoli,
10 partner scientifici, 47 luoghi di Roma, 2 Premi Nobel.

È l’invenzione, intesa come creazione e introduzione di un concetto, di un’idea o una tecnologia, il tema scelto come filo conduttore dei 500 appuntamenti che costituiscono il ricco programma del National Geographic Festival delle Scienze, arrivato quest’anno alla XIV edizione. Da lunedì 8 a domenica 14 aprile,l’Auditorium Parco della Musica di Roma sarà teatro di conferenze, spettacoli, mostre, exhibit interattivi e laboratori alla scoperta di uno dei motori centrali del progresso e della conoscenza. Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, con la partnership progettuale di Codice Edizioni, il National Geographic Festival delle Scienze è realizzato insieme a National Geographic, in collaborazione con il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, realizzato con ASI – Agenzia Spaziale Italiana e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con la partecipazione delle Biblioteche di Roma, dell’Ufficio italiano brevetti e marchie dell’Archivio Centrale dello Stato, e dei partner scientifici CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, ESA – Agenzia Spaziale Europea, GSSI – Gran Sasso Science Institute e Fondazione ISI. Educational Partner è Leonardo Company. Partner è Poste Italiane.Partner culturali sono Casa del Jazz, Fondazione Bioparco di Roma, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Teatro di Roma, Musei in Comune Roma, Sapienza Università di Roma, Università di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre. Supporter è Fondazione Pirelli. Sponsor tecnici sono Topolino, Sekkei Sustainable Design e InformaSistemi communication & information technology. Sky, main media partner, proporrà all’interno del Festival un incontro dedicato al proprio film d’arte Io, Leonardo e racconterà per tutta la settimana l’evento su Sky TG 24. Confermata la partnership con Radio3 Scienza, che – da venerdì 12 a domenica 14 – racconterà il Festival in diretta dal foyer. Inoltre, il Festival rientra nella programmazione delle attività promosse dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

Come ogni anno, scienziati, filosofi, storici della scienza, giornalisti e artisti esploreranno le prospettive della ricerca più avanzata attraverso un programma articolato e multidisciplinare che, oltre all’Auditorium, arriva a coinvolgere 47 luoghi tra cui Casa del Jazz, MAXXI, Bioparco, Musei Scientifici, Biblioteche di Roma, Sapienza Università di Roma, Università Tor Vergata e Università Roma 3. Dalle avveniristiche frontiere della modernità alla celebrazione dei traguardi del passato, la settimana del Festival sarà un’occasione per celebraretre anniversari particolarmente significativi nella storia del genere umano: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, genio eclettico e icona del rinascimento italiano, precursore dei tempi; il 50° anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11, una straordinaria avventura e “un grande passo per l’umanità”; i 150 anni dalla creazione da parte di Dmitrij Mendeleev della Tavola Periodica, sistema di catalogazione degli elementi ancora oggi in aggiornamento.

Cos’è esattamente un’invenzione? Quali ingredienti e condizioni la favoriscono? Cosa possiamo immaginare e creare e cosa invece potremmo non raggiungere mai? A questi interrogativi e a molti altri risponderanno gli ospiti delFestival, impegnati in un ampio ventaglio di lezioni, conversazioni, discussioni, laboratori, concerti e spettacoli. Si parlerà di missioni spaziali con Carolyn Porco, “rock star del mondo della scienza”, leader dell’Imaging Team per la missione congiunta NASA/ESA/ASI Cassini-Huygens e premiata da National Geographic per il suo impegno nella divulgazione scientifica; della moderna tecnologia dei laser con i Premi Nobel per la Fisica Gerard Mourou e Donna Strickland, fino ad arrivare alla critica della lucrativa “industria della felicità” con Edgar Cabanas ed Eva Illouz.

Di una leggendaria invenzione – Frankenstein – discuteranno lo scrittore e giornalista Mark O’Connell e la neuroscienziata cognitiva Agnieszka Wykowska, del ruolo dei cyber compagni nelle esplorazioni spaziali si occuperanno l’ingegnere aeronautico e astronautico Francesco Longo dell’ASI e il responsabile dello Humanoids & Human Centered Mechatronics Lab dell’IIT di Genova Nikolaos Tsagarakis, mentre il Premio Pulitzer per la saggistica Jared Diamond indagherà i rapporti che legano i concetti di invenzione ed evoluzione.

Il tema centrale del Festival sarà messo in relazione con la tecnologia (con Bill Buxton e Kirby Ferguson), l’etica (con Sheila Jasanoff) e l’intelligenza artificiale (con Tomaso Poggio, Laura Margheri, Giorgio Metta), passando per ampie riflessioni sui rapporti con l’imponderabilità del caso (con Federica Bertocchini, Eugenio Coccia e Silvia Marchesan), l’intelligenza matematica (con Alessio Figalli) e le fake-news (con Carl Bergstrom e Jevin West).

Ci si occuperà di salvaguardia dell’ambiente (durante il focus sull’inquinamento da plastica vista attraverso l’obiettivo della fotografa e National Geographic Explorer Mandy Barker, il racconto delle esplorazioni estreme di Alex Bellini e l’incontro con i National Geographic Explorer Martina Capriotti, Giovanni Chimienti, Arianna Mancuso e Marco Mengoni, ambasciatore italiano della campagna di sensibilizzazione di National Geographic Planet or Plastic? sull’emergenza ambientale causata dalle plastiche monouso), di eredità leonardiane (da quella astronomica con Paolo Galluzzi fino alle relazioni matematico-scientifiche con Semir Zeki) e dei progressi della (e nella) tavola periodica (con Lidia Armelao, Diego Bettoni, Sergio Cristallo, Maurizio Peruzzini e Nunzia Voltattorni) senza tralasciare le avventurose storie dietro l’allunaggio (con Piero Benvenuti, Tiera Guinn Fletcher e Franco Ongaro), i legami tra invenzioni e scoperte (con Carlo Cellucci e Mario De Caro), i rapporti tra scienza, fantasy e fantascienza (con Amedeo Balbi, Roberto Natalini, Andrea Plazzi, Silver e Licia Troisi) e molto altro.

La ricerca dell’eco primordiale dell’Universo e la nascita della nuova astronomia multimessaggera saranno al centro del dibattito tra ASI, INAF, INFN, insieme a tematiche scientifiche di attualità, dal racconto dell’Italia su Marte alle nuove prospettive spaziali per studiare la Terra dall’alto, passando per i pianeti a confronto, fino alla elaborazione della Tavola Periodica, incontri a cui prenderanno parte ASI, CNR, INAF, INFN, INGV.

I prodigi della mente e le creazioni a cui riesce a dar vita saranno il punto di partenza anche degli spettacoli del Festival, con un programma che esplora le dimensioni della scienza e delle arti. Si comincia all’insegna della musica con la première Leonardo – Shaping the invisible, omaggio al genio leonardiano del professor Martin Kemp con l’ensemble vocale britannico I Fagiolini, diretto dal maestro Robert Hollingworth, si prosegue con DNA, un progetto AIRC e DEPRODUCERS che racconta il valore della ricerca oncologica nel nostro Paese. Dall’incontro di quattro musicisti e produttori del calibro di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio senza precedenti tra musica e scienza, con la preziosa collaborazione del filosofo e frontman d’eccezione Telmo Pievani. Si approda infine alla danza, con le prodezze sulle punte della danzatrice Marta Ciappina durante la conferenza-spettacolo La danza della mente, con Mario Rasetti. Immagini in movimento protagoniste della proiezione del film Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, seguito da dibattito con il regista. Riservati alle scuole, l’anteprima del film Science Fair definito dal settimanale Variety “un’ode ai giovani geeks da cui dipende il nostro futuro”, lo spettacolo interattivo Quando spazio e terra si incontrano e le avventure di Martina Tremenda nello spazio.

Ai numerosi appuntamenti del programma principale del Festival si affiancano inoltre gli appuntamenti riservati ai ragazzi con exhibit, altri eventi per le scuole e tanti divertenti laboratori (a cura di ESA-Agenzia Spaziale Europea, Psiquadro, FablabforKids – piattaforma educativa di Fablab Torino – INAF, INGV, INFN). Tra le tante attività, i piccoli inventori in erba potranno cimentarsi con satelliti e astronavi, mettersi alla prova con razzi e sfide spaziali, costruire città evento, addentrarsi nei segreti della robotica (in collaborazione e con il supporto di Campus Store), accendere costellazioni, scoprire cosa si nasconde “nella pancia” di un vulcano e persino sperimentare la realtà virtuale nella fisica delle particelle. E per meravigliarsi con gli occhi arrivano le mostre INside / INvention (in collaborazione con l’Ufficio Brevetti e Marchi del MISE e a cura di Vittorio Marchis), Il cosmo in un bicchiere (a cura di INFN, in collaborazione con ISIA), Planet Earth: 21st Century (con il progetto artistico di Daniela Comani e la cura di Antonella Sbrilli e Maria Grazia Tolomeo), Scienza fra le nuvole (con ASI, CNR, IIT, INAF, INFN, INGV) e Da zero a (progetto dell’INAF e dell’European Southern Observatory a cura di Davide Coero Borga, Stefano Sandrelli e Anna Wolter).

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CONFERENZE E SPETTACOLI

Raccontare alcune delle sfide più attuali nella ricerca tecnologica e scientifica contemporanea, abbracciare una pluralità di argomenti, indagare i traguardi conquistati e quelli ancora da raggiungere con rigore e professionalità: sono questi gli obiettivi del Festival, che presenta un ampio programma a cominciare dalle conferenze e dagli spettacoli.

Riflettori accesi sull’universo e i suoi segreti durante molti degli incontri della settimana, a cominciare dal Nuovo racconto dell’Universo (a cura di INFN) di mercoledì (ore 19, Teatro Studio Borgna). Moderati dalla giornalista Enrica Battifoglia, gli astrofisici Lucio Angelo Antonelli (direttore dell’Osservatorio Astronomico di Roma, INAF) e Paolo Giommi (responsabile dell’iniziativa Open Universe delle Nazioni Unite, ASI) insieme alla ricercatrice di fisica delle astroparticelle Piera Sapienza (Laboratori Nazionali del Sud, INFN) racconteranno nuovi scenari e possibilità aperti dalla nascita dell’astronomia multimessaggera, che permette di studiare il cosmo in modo radicalmente diverso, non solo guardandolo ma anche ascoltandolo. Di un suono molto antico e decisamente speciale parleranno anche Nicolao Fornengo (professore di fisica teorica all’Università di Torino e ricercatore INFN), Silvia Piranomonte (ricercatrice INAF) ed Elisabetta Tommasi di Vignano (Unità Esplorazione e Osservazione dell’Universo, ASI) con il giornalista Matteo Marini a fare da moderatore: giovedì i tre esperti condurranno il pubblico Alla ricerca dell’eco primordiale dell’universo (a cura di INAF) partendo dalla rivoluzionaria scoperta della radiazione cosmica di fondo a microonde che ha permesso di risalire indietro nel tempo fino all’eco del primo vagito dell’universo, il big bang (ore 17.30, Teatro Studio Borgna). Ad anticipare l’appuntamento, in ordine cronologico, la presentazione (a cura del CNR) di The Stellar Issue, la nuova uscita speciale di Comics & Science, edita da Cnr Edizioni, interamente dedicata al Festival. Alle 15.30 al Teatro Studio Borgna, interverranno i responsabili della collana Roberto Natalini (direttore CNR – Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone”) e Andrea Plazzi in compagnia dell’astrofisico Amedeo Balbi (Università di Roma “Tor Vergata”), dell’autrice di punta del fantasy italiano Licia Troisi, del fumettista Silver – il “papà” del noto personaggio Lupo Alberto– e del disegnatore Alessandro Micelli, moderati dal direttore di “Le Scienze” e dell’edizione italiana della rivista mensile “National Geographic” Marco Cattaneo.

L’esplorazione cosmica prosegue nel fine settimana con due incontri nella mattina di sabato. Alle ore 11 in Teatro Studio Borgna le ricercatrici Eleonora Ammannito (Unità di Ricerca Scientifica, ASI), Valentina Galluzzi (Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma, INAF) e Stefania Amici (INGV) metteranno i Pianeti a confronto durante il dialogo a cura dell’INAF condotto dall’astrofisica e divulgatrice Elisa Nichelli, mentre alle 12, in Sala Petrassi, curata dall’ASI, la conferenza L’Italia Marziana si concentrerà su Marte. Del presente e del futuro del “pianeta rosso” discuteranno infatti, moderati dal direttore di Global Science Francesco Rea, la ricercatrice Francesca Altieri (Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma, INAF/IAPS), l’agronomo e fisiologo vegetale Alberto Battistelli (CNR-IRET), Simone Dell’Agnello (Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN), coordinatore del progetto LARRI atterrato su Marte con la missione Insight, ed Enrico Flamini, già Chief Scientist ASI, professore dell’Università di Chieti-Pescara. Sempre a cura dell’ASI, infine, l’incontro sulle Prospettive spaziali di domenica alle ore 18, sempre al Teatro Studio Borgna: a raccontare i traguardi raggiunti grazie alle missioni satellitari nella comprensione dei fenomeni fisici che avvengono sulla Terra saranno Angelo De Santis (dirigente di ricerca, INGV), Riccardo Lanari (direttore IREA-CNR), Marco Pallavicini (professore all’Università di Genova, ricercatore INFN) e Simona Zoffoli (Unità Osservazione della Terra, ASI), moderati da Marta Meli.

Dall’Astronomia alla Fisica, attesi al Festival i due Nobel Gerard Mourou e Donna Strickland, premiati nel 2018 “per il sistema di generazione di impulsi ottici ad alta intensità”. Domenica alle ore 19 in Sala Petrassi, il fisico francese e la sua collega dal Canada, prima donna a ottenere il massimo riconoscimento nel campo della fisica dal 1963, faranno luce sulle nuove interazioni tra materia e laser ad alta intensità illustrandone le numerose applicazioni. Nella stessa giornata, sempre sulle applicazioni della fisica per la società sarà incentrato il dialogo tra i fisici delle particelle Massimo Chiari (direttore del Laboratorio LABEC dell’INFN a Firenze), Giacomo Cuttone (direttore dei Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN) e Speranza Falciano (membro della Giunta Esecutiva dell’INFN con delega al trasferimento tecnologico) che, insieme al giornalista Luca Fraioli, spiegheranno cos’hanno in comune il ritratto Trivulzio di Antonello da Messina, internet, la terapia oncologica e le PM10 (a cura di INFN, ore 16, Teatro Studio Borgna).

Di assoluta caratura internazionale anche il premio Pulitzer e U.S. National Medal of Science Jared Diamond, i cui saggi sulla società e l’evoluzione della specie umana – Guns, Germs, and Steel e Collapse, solo per citarne due tra i più noti – sono tradotti in ben 38 lingue. Introdotto da Telmo Pievani, filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, sabato Diamond terrà una conferenza in onore del genetista Luigi Cavalli-Sforza, scomparso lo scorso anno, focalizzando la sua attenzione su legami e possibili soluzioni tra crisi personali e di portata nazionale (ore 15, Sala Petrassi). Dagli Stati Uniti arrivano anche Carl Bergstrom e Jevin West, rispettivamente professore di Biologia evolutiva e Direttore del Data lab dell’Università di Washington. Presentati da Walter Quattrociocchi, coordinatore del laboratory of data sciece and complexity all’Università Ca’ Foscari di Venezia, i due colleghi ribadiranno la cruciale importanza di indentificare, criticare e denunciare le cosiddette “bullshit”, cioè le fake news, al centro del loro corso diventato virale e oggi insegnato in diverse università del mondo (sabato, ore 19, Sala Petrassi). Altro tema è la felicità: imperativo sociale e obiettivo morale, il benessere individuale è oggetto di una ricerca ossessiva, parte integrante delle trame del potere. A sbrogliarne la matassa, domenica, Edgar Cabanas (Universidad Camilo José Cela, Madrid) e Eva Illouz (Hebrow University di Gerusalemme) che, con la moderatrice Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3 Scienza, esamineranno costi sociali e conseguenze negative associate alla tirannia della felicità (ore 17, Sala Petrassi).

L’invenzione verrà indagata sia dal punto del procedimento sia guardando al risultato, con alcune delle innovazioni più sorprendenti e avveniristiche nel campo della robotica. Si comincia sabato con la conferenza L’invenzione inaspettata, moderata dall’esperto di comunicazione della scienza e giornalismo scientifico Michele Bellone; con lui, la biologa Federica Bertocchini (IBBTEC Università della Cantabria), il rettore del Gran Sasso Science Institute Eugenio Coccia e Silvia Marchesan, Nature Award 2018 (Università di Trieste), spiegheranno come fronteggiare un risultato inaspettato durante un procedimento scientifico (ore 15.30, Teatro Studio Borgna). Spostandosi in Sala Petrassi alle ore 17, invece, si potrà assistere a un “remix” decisamente insolito: quello delle origini dell’invenzione, insieme allo scrittore e principal researcher per Microsoft Bill Buxton e all’autore e filmmaker Kirby Ferguson, conosciuto al grande pubblico soprattutto per il suo progetto Everything is a remix, moderati dal giornalista esperto di cinema, nuovi media e tecnologie Simone Arcagni. Sul sentiero della creatività si prosegue con i docenti di Filosofia della Sapienza e dell’Università di Roma 3 Carlo Cellucci e Mario De Caro, che si muoveranno sulla sottile linea tra Invenzione e scoperta, con Jacopo Romoli, Senior Lecturer in Linguistica alla School of Communication della Ulster University e Co-Direttore scientifico del Festival a fare da moderatore (ore 19.30, Teatro Studio Borgna).

Dalla teoria alla pratica, si parla anche di avatar robotici e cyber compagni: dal computer di “2001 Odissea nello Spazio” al robot Cimon, il primo a essere dotato di intelligenza artificiale per le missioni spaziali, le spettacolari invenzioni di Robotica per lo spazio saranno oggetto del dialogo tra Francesco Longo (Unità Tecnologia e Ingegneria, ASI) e Nikolaos Tsagarakis (responsabile dell’Humanoids & Human Centered Mechatronics Lab dell’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia; ore 17.30, Teatro Studio Borgna), moderati dal giornalista Jaime D’Alessandro, mentre domenica alle ore 15 in Sala Petrassi verranno esplorati presente e futuro di Robotica e intelligenza artificiale. Alcuni robot sanno decidere, scegliere e addirittura pensare: hanno delle responsabilità nei nostri confronti? E noi verso di loro? A rispondere a questi e altri interrogativi, moderati da Marco Motta, autore e voce di Radio3 Scienza, saranno Laura Margheri, del Centro di Micro-Bio Robotica dell’IIT, nominata da RoboHub tra le “25 donne da conoscere nel campo della robotica”, il vice direttore scientifico dell’IIT Giorgio Metta e il fisico Tomaso Poggio,professore di Neuroscienze e comportamento umano alla cattedra del Mit di Boston.

Il mondo dell’invenzione verrà esaminato anche alla luce dei tre importanti anniversari, simbolo del progresso dell’uomo e della sua capacità immaginativa: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il cinquantenario dell’allunaggio e i 150 anni dall’invenzione della tavola periodica. Il Festival celebra ciascuna delle ricorrenze attraverso incontri dedicati, inserendosi nella programmazione delle attività promosse dal Comitato Nazionale per la celebrazione del cinquecentenario leonardiano. Introdotto da Vittorio Bo, del genio di Vinci e delle correlazioni tra neuroscienze ed estetica delle sue opere parlerà Semir Zeki, docente di Neuroestetica presso l’University College di Londra (giovedì, ore 19, Sala Petrassi), mentre venerdì saranno il vice presidente del Centre d’Études Supérieures de la Renaissance di Tours Pascal Brioist insieme ai professori di fisica dell’Università di Messina Salvatore Magazù e Federica Migliardo a delineare gli aspetti principali della Scienza “moderna” di Leonardo, durante una tavola rotonda condotta nella forma di “dialoghi impossibili” con altri illustri protagonisti del mondo delle scienze (ore 15.30, Sala Petrassi). Al Cielo di Leonardo e alle riflessioni elaborate in ambito astronomico è invece dedicata la conferenza del direttore del Museo Galileo di Firenze Paolo Galluzzi: storico della scienza tra i più autorevoli, presenterà la natura innovativa e precorritrice di Leonardo attraverso i suoi studi sulla natura e il satellite terrestre (ore 12, Teatro Studio Borgna). Sempre al genio rinascimentale sarà dedicato l’incontro (venerdì alle 11.30 al Teatro Studio Borgna) ispirato dal film d’arte di Sky Io, Leonardo, che arriverà nei cinema italiani nel 2019. Dal rinascimento al 1869, un simbolico balzo temporale conduce all’anno in cui il chimico russo di Dmitrij Mendeleev concepisce – in sogno, narra la leggenda – il sistema di catalogazione degli elementi noto come tavola periodica. Realizzazione tra le più importanti dell’ingegno umano e perfetta rappresentazione del funzionamento della natura, ne discuteranno i relatori partecipanti all’incontro di venerdì a cura di CNR: Lidia Armelao, rappresentante italiana della Divisione Chimica inorganica della IUPAC, il fisico sperimentale Diego Bettoni (direttore dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN), il ricercatore Sergio Cristallo (Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, INAF) Andrea Marchionni (ricercatore dell’Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici, CNR), Rinaldo Psaro, Direttore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari (CNR) e la ricercatrice Nunzia Voltattorni (INGV), insieme a Matteo Guidotti, ricercatore CNR, nel ruolo di coordinatore dei lavori (ore 17, Teatro Studio Borgna). Infine, alle 19.30 in Sala Petrassi, occhi aperti su tutto ciò che si cela Dietro l’allunaggio: il commissario straordinario dell’ASI Piero Benvenuti, la Rocket Scientist NASA e Awesome Woman Award 2017 Tiera Guinn Fletcher e Franco Ongaro, Direttore di Tecnologia, Ingegneria e Qualità dell’ESA, ripercorreranno le orme del più famoso passo della storia. A moderare Rossella Panarese.

Centrali anche in questa edizione gli approfondimenti e le riflessioni sulle condizioni dell’ambiente. L’ideale viaggio comincia giovedì con un incontro a cura di PhEST con la fotografa Mandy Barker, National Geographic Society Grant for Research and Exploration 2018, che coniuga arte e impegno ambientale creando composizioni di grande impatto visivo realizzate immortalando i rifiuti di plastica trasportati dal mare sulle coste (ore 10, Sala Petrassi), per proseguire con i racconti dell’esploratore Alex Bellini. Il suo progetto “10 rivers 1 Ocean” lo ha visto impegnato nella navigazione dei 10 fiumi più inquinati dalla plastica al mondo allo scopo di favorire un nuovo senso di comprensione e rispetto per il delicato ecosistema dei corsi d’acqua (ore 11, Sala Petrassi). Venerdì alle 10 in Sala Petrassi è in programma l’incontro con i tre giovani scienziati premiati da Sky e National Geographic per le loro ricerche pionieristiche sulla salvaguardia degli ambienti marini: alle ore 10 in Sala Petrassi, saranno Martina Capriotti (Borsista di Sky Ocean Rescue Scholar), Arianna Mancuso (Early Career Grant di National Geographic Society) e Giovanni Chimienti (National Geographic Explorer) a dimostrare con il proprio lavoro e le proprie esperienze quanto sia sempre più fondamentale modificare le proprie abitudini per proteggere il pianeta che ci ospita. In collegamento con loro ci sarà Marco Mengoni, ambasciatore italiano della campagna di sensibilizzazione di National Geographic Planet or Plastic? sull’emergenza ambientale causata dalle plastiche monouso.

Il programma si arricchisce di altri spunti e riflessioni. Mercoledì si conoscerà la città di Roma attraverso i tanti progetti scientifici di cui è sede e teatro con una conferenza dal titolo Roma: città dell’intelligenza con Luca Bergamo, vice Sindaco e Assessore alla crescita culturale, Paolo Fallai, Presidente Biblioteche di Roma, Vittorio Bo, direttore National Geographic Festival delle Scienze, e rappresentati di università, enti e istituti di ricerca (ore 17, Teatro Studio Borgna). Sempre mercoledì, alle 19 presso AuditoriumArte, Lorenzo Fiori, direttore generale della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, è protagonista di un incontro dedicato alla storica rivista che fu diretta da Leonardo Sinisgalli. Giovedì, invece, si festeggerà il 30° compleanno del web, nato nel 1989 nella comunità dei fisici delle particelle al CERN di Ginevra con un incontro dal titolo Big science, supercomputing, smart cities con Andrea Cavalli, direttore della linea di ricerca Computational and Chemical Biology dell’IIT, l’informatico Domenico Laforenza (direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa), l’esperto di astrometria Roberto Morbidelli (Osservatorio Astronomico di Torino, INAF) e il fisico delle particelle Antonio Zoccoli, membro della Giunta Esecutiva dell’INFN e dell’esperimento ATLAS all’acceleratore LHC del CERN, moderati da Alessandro Marenzi (a cura di INFN, ore 19.30, Teatro Studio Borgna); venerdì si rifletterà sulle Frontiere etiche dell’innovazione insieme a Sheila Jasanoff, pioniera nel campo degli Science and Technology Studies, introdotta dal giornalista e saggista Luca De Biase (ore 17.30, Sala Petrassi); domenica si scopriranno le meraviglie nascoste nell’arte andando Da Banksy a Warhol: Mirabilia con Renato Bruni, professore di botanica e biologia farmaceutica all’Università di Parma (ore 14, Teatro Studio Borgna).

Al confine tra conferenze e spettacoli alcuni eventi che condensano il meglio dei due format dando vita a un originale e coinvolgente intreccio tra le arti. Mercoledì alle ore 21, la Sala Petrassi diventerà il salotto in cui donne di talento, sollecitate dall’ironia di Serena Dandini, converseranno di scienza in Fisiche, femminile plurale, a cura di INFN e GSSI: Elisabetta Baracchini (GSSI e INFN), vincitrice di un ERC grant percercare la materia oscura ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Viviana Fafone (INFN e Univeristà Tor Vergata), tra gli scopritori delle onde gravitazionali con l’esperimento Virgo, e Chiara Mariotti (INFN, CERN e Università di Torino),tra i protagonisti della scoperta del bosone di Higgs al CERN. Venerdì alle ore 21 nella cornice del Teatro Studio Borgna, la voce dell’Arte e della Poesia si incontreranno nel recinto della Scienza durante La danza della mente, il progetto scientifico e artistico della Fondazione ISI, presieduta da Mario Rasetti. Sarà lui, dopo la performance della danzatrice Marta Ciappina, a tenere un intervento dal titolo Raccontare con la danza la mappa semantica del cervello, descrivendo con le parole ciò che movimenti e musiche avranno messo in scena sul palco. In contemporanea in Sala Sinopoli, Spazio al tempo. Tutto quello che non avete mai osato chiedere sull’universo, incontro tra Fernando Ferroni, presidente dell’INFN e professore al Gran Sasso Science Institute, e Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN e professore all’Università di Padova, condotti da Neri Marcorè e accompagnati da Umberto Petrin e Giuliana Fiorillo, ricercatrice dell’INFN e professore all’Università di Napoli Federico II, condotti al piano e la voce narrante di Maria Giulia Scarcella.

E dopo essere venuti a contatto con professionisti, scienziati, innovatori ed esperti di discipline e campi diversi, è lecito chiedersi: ma inventori si nasce o si diventa? Se è vero che “ingredienti” come intuizione e creatività sono innati, è altrettanto vero che nessun obiettivo si raggiunge senza uno studio approfondito e una preparazione adeguata. Per questo il Festival dedica numerosi incontri agli studenti, offrendo loro la possibilità di entrare in contatto con alcune delle menti più brillanti del panorama scientifico nazionale e internazionale. A fare da apripista, lunedì 8 in un incontro rivolto agli alunni di scuole superiori e dell’università, è Carolyn Porco, scienziata, accademica e divulgatrice scientifica statunitense, premiata da National Geographic per il suo impegno nella divulgazione scientifica (ore 10, Sala Petrassi). Responsabile scientifica delle immagini di Saturno, dei suoi anelli e delle sue lune inviate dalla sonda Cassini, è stata lei a portare sotto gli occhi del grande pubblico le meraviglie e i segreti del lontanissimo pianeta, rendendo la missione Cassini-Huygens una delle avventure spaziali più seguite. Sempre lunedì, l’incontro con l’autrice Trudi Trueit (per gli studenti delle superiori e dell’università; ore 12, Sala Petrassi), firma del primo libro della saga Explorer Academy a marchio National Geographic, Il segreto di Nebula, mentre martedì Federico Fanti, docente di Paleontologia all’Università Bologna e National Geographic Explorer, racconterà ai piccoli alunni delle scuole elementari cosa significa essere un Cacciatore di dinosauri, andare alla ricerca dei loro antichissimi resti e riportarli alla luce (ore 10, Sala Petrassi, con proiezione del documentario realizzato da National Geographic). Sempre lunedì appuntamento con il Jane Goodall Institute Italia (ore 14.30, Teatro Studio Borgna), mentre il giorno successivo sarà la matematica la protagonista dell’incontro (in collaborazione con CNR-IAC e Unione matematica italiana) con Alessio Figalli. Il vincitore 2018 della prestigiosa medaglia Fields illustrerà agli studenti superiori e universitari bellezza e importanza di questa disciplina, soffermandosi sulle tante e diverse applicazioni della teoria del trasporto ottimale (ore 10.30, Sala Sinopoli). Alla stessa disciplina è dedicato L’armonia: tra matematica e musica a cura de Il Mulino (domenica, ore 11, Sala Petrassi) con Franco Ghione, già professore di geometria all’Università di Roma Tor Vergata e il violoncellista Mario Brunello introdotti da Pino Donghi.

Nella vasta offerta scolastica rientrano anche gli spettacoli, con l’interattivo Quando spazio e terra si incontrano a inaugurare gli appuntamenti della settimana (ore 9.30 e 11.30, Teatro Studio Borgna, in collaborazione con ESA). Con i divulgatori scientifici per ESA, uno straordinario viaggio al confine tra arte, scienza e tecnologia per gli alunni delle scuole elementari e medie, alla scoperta dell’importante ruolo delle immagini raccolte dai satelliti di Osservazione della Terra. Per le stesse classi di studenti anche Martina Tremenda nello Spazio, con l’attrice Debora Mancini: le sue avventure ispirate a Pippi Calzelunghe e Giovannino Perdigiorno aprono la giornata di mercoledì (ore 9.30 e 11, Teatro Studio Borgna, a cura di INAF), permettendo al pubblico di avvicinarsi all’astrofisica attraverso il teatro e il divertimento. Riservate alle scuole anche le due Autopsia di un oggetto di venerdì (ore 9.30 e 11, AuditoriumArte), in programma anche sabato in un triplice appuntamento (ore 11, 16 e 18, AuditoriumArte): il professor Vittorio Marchis e il suo assistente anatomista Davide Coero Borga trasformeranno elettrodomestici di uso comune in oggetti di ricerca sperimentale, scoprendo attraverso la loro dissezione le leggi della scienza e della tecnologia. Giovedì (ore 11, Teatro Studio Borgna) avrà luogo un evento in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e l’Università Cattolica del Sacro Cuore dal titolo Come mi connetto? 4 voci e tre esperimenti tra Arti e Cervello, moderato da Silvia Bencivelli, con Paolo Maria Rossini (Professore Ordinario di Neurologia, Università Cattolica, Roma), Simone Rossi (Professore Associato di Fisiologia, Università di Siena), Luca Padua (Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitazione, Università Cattolica, Roma), Enrico Grassi (Neurologo, Ospedale di Prato) e la partecipazione del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble.

PROIEZIONI E CONCERTI

I prodigi della mente e le creazioni a cui riesce a dar vita saranno il punto di partenza anche di proiezioni e concerti del Festival, con un programma che esplora le dimensioni della scienza e delle arti. Si comincia all’insegna della musica con la première Leonardo – Shaping the invisible, omaggio al genio leonardiano concepito dallo storico d’arte Martin Kemp, uno dei massimi esperti di Leonardo, con l’ensemble vocale britannico I Fagiolini, diretto dal maestro Robert Hollingworth (lunedì ore 21, Sala Petrassi). In contemporanea, per gli amanti del genere slowcore, l’appuntamento è in Sala Sinopoli, dove si esibiranno i Low, rock band statunitense che proprio quest’anno festeggia i 25 anni di carriera. Si prosegue con DNA, un progetto AIRC e Deproducers, che racconta il valore della ricerca oncologica nel nostro Paese. Dall’incontro di quattro musicisti e produttori del calibro di Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Max Casacci, Gianni Maroccolo, Simone Filippi nasce un progetto innovativo e coinvolgente, un connubio senza precedenti tra musica e scienza, con la preziosa collaborazione del filosofo e frontman d’eccezione Telmo Pievani (giovedì ore 21, Sala Sinopoli). Infine, una serata decisamente particolare sarà quella dedicata all’” invenzione” di Mary Shelley con la sinfonia Frankenstein di Mark Grey, diretta da Tonino Battista e il PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, in prima assoluta (sabato, ore 21, Sala Sinopoli). Lo scrittore e giornalista Mark O’Connell e la direttrice dell’unità di Social Cognition in Human-Robot Interaction dell’IIT di Genova Agnieszka Wykowska, dialogheranno sul tema Umano Postumano.

A sfilare su pellicola, lunedì, sarà la vicenda di Renato Caccioppoli nel film Morte di un matematico napoletano, vincitore di due David di Donatello e Gran Premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia del 1992. Dopo la visione, a cura di CNR e con il patrocinio e la collaborazione tecnico scientifica del Centro sperimentale di cinematografia – Cineteca Nazionale,seguirà il dibattito tra il regista Mario Martone e Roberto Natalini, con il coordinamento della giornalista presso l’Ufficio Stampa del CNR Silvia Mattoni (ore 18, Teatro Studio Borgna). Doppio appuntamento per Science Fair, il film di National Geographic premiato al Sundance Festival che racconta la storia di nove teenager partecipanti all’International Science and Engineering Fair, l’evento che richiama ragazzi decisi a cambiare la loro vita e il mondo intero attraverso la scienza. La loro corsa per il titolo di Best in Fair sarà proposta in anteprima martedì alle 19 e, successivamente, in una proiezione riservata agli studenti delle scuole superiori, mercoledì alle ore 10 (entrambe in Sala Petrassi).

LABORATORI

“Il fare è il miglior modo di imparare”. Lo scrisse Giacomo Leopardi, lo sperimenteranno i piccoli inventori che per tutta la settimana si cimenteranno nella ricca offerta di laboratori del Festival. Come sono i satelliti? Cosa sappiamo della luce? Cosa circonda il nostro pianeta? Queste domande e tante altre troveranno risposta grazie alle attività in collaborazione con l’ESA (Studio 3): si andrà dai giochi a squadre della Terra vista dallo spazio fino alla realizzazione di un controller in Aiutiamo gli astronauti, passando per la costruzione di un satellite (Costruiamo un satellite) e la scoperta della Magia della lucegrazie agli spettroscopi.

Ingegno e creatività saranno fondamentali per le sfide di Challenge spaziali (Studio 1) e gli esperimenti di Rocket It LAB! (Foyer Sinopoli)a cura di Psiquadro. Gli inventori in erba dovranno mettersi alla prova con la progettazione di dispositivi di atterraggio e con la costruzione di razzi, apprendendo divertendosi leggi fisiche e tecniche ingegneristiche e terminologia scientifica.

Dalla partnership con FablabforKids (Spazio Risonanze, Guardaroba Sinopoli), piattaforma educativa di Fablab Torino, nascono i corsi e i laboratori per muovere i primi passi nel mondo dei Makers, tra robotica, elettronica e programmazione. Il coding è centrale in Atterriamo sulla luna!, occasione per scoprire questo “linguaggio segreto” tramite la realizzazione di un videogioco, l’ingegneria fondamentale per costruire Le macchine di Leonardo, e i principi dell’aerodinamica decisivi per gli areoplanini di carta, magari aiutati da un pizzico di tecnologia. E ancora, ci si ritroverà alle prese con la forza di gravità e l’inventiva e i suoi principi nella Corsa più pazza del mondo, si prenderà confidenza con l’urbanistica progettando una città evento con il metodo Tapigami – in collaborazione con Tapigami.com – e si parteciperà alla costruzione di un robot con OTTO DIY, in collaborazione e con il supporto di Campus Store.

Esperienze “stellari” quelle da vivere con i laboratori a cura INAF (Sala Ospiti). Gli studenti si avvicineranno all’elettronica attraverso l’astronomia in Accendiamo le costellazioni, realizzando un paper circuit muniti di cartoncino, nastro conduttivo, LED e pila mentre in Mille code blu scopriranno tutto ciò che c’è da sapere sui corpi celesti tra i più misteriosi, studiati e affascinanti: le stelle comete.

Due anche le iniziative promosse dall’INGV, che porteranno alla scoperta di geofoni e offriranno la possibilità di osservare ciò che si nasconde sotto la superficie terrestre. Se Dal pallone stratosferico ad un amplificatore innovativo (Ludoteca) porterà alla scoperta di un prodotto “improbabile” costruito in laboratorio, Viaggio al centro del vulcano (Foyer Sinopoli) permetterà di “passeggiare” lungo un campo di lava fino alla camera magmatica del vulcano tra i colori brillanti, boati e respiri del gigante infuocato.

A cura di Antonio Budano, infine, l’attività dell’INFN che permette di sperimentare La realtà virtuale nella fisica delle particelle (Sound Corner): grazie ad un software basato su tecnologie di Realtà Virtuale che simula il moto delle particelle, gli utenti potranno seguire gli elettroni e i positroni accelerati, osservare le loro collisioni e comprendere meglio il funzionamento delle leggi che regolano la scienza dell’infinitamente piccolo. Negli spazi a cura di National Geographic (area pedonale e cavea) si potranno infine scoprire La realtà virtuale e i Portali National Geographic realtà aumentata

MOSTRE E INSTALLAZIONI

Creatività da guardare, toccare, persino da ascoltare. L’Auditorium Parco della Musica ospiterà mostre, exhibit e installazioni trasformandosi per una settimana in una vera e propria città della scienza e dell’ingegno, un luogo in cui meravigliarsi e riflettere. Proprio questo è l’obiettivo alla base di Soup, la mostra fotografica – prodotta dall’Associazione culturale PhEST, a cura di National Geographic e PhEST, con la direzione artistica di Giovanni Troilo e la curatela fotografica di Arianna Rinaldo – esposta negli spazi del Foyer Sinopoli. Gli scatti della fotografa Mandy Barker (National Geographic Society Grant for Research and Exploration 2018) compongono infatti una galleria che documenta la quantità di rifiuti di plastica di cui abbondano i mari del mondo. A cura di INFN in collaborazione con ISIA è invece Il cosmo in un bicchiere, una mostra fotografica in cui scatti artistici di oggetti quotidiani si trasformano sorprendentemente in rappresentazioni dei grandi concetti delle fisica (Foyer Archeologico).

Come si intersecano le traiettorie di tecnologia, urbanistica e sensibilità artistica? Possiamo scoprirlo grazie alle 360 cartoline di vedute urbane che compongono il progetto artistico di Daniela Comani Planet Earth: 21st Century – a cura di Antonella Sbrilli e Maria Grazia Tolomeo, con il patrocinio di Sapienza Università di Roma (Dipartimento Storia, Antropologia, Arte, Spettacolo), National Geographic Festival delle Scienze, Auditorium Parco della Musica di Roma – in cui sono espresse visivamente le interazioni tra la percezione umana del pianeta, i paesaggi urbani e la tecnologia del XXI secolo (Guardaroba Petrassi). Alla fusione tra fumetti e scienza guarda Scienza fra le nuvole – realizzata con il contributo di ASI, CNR, IIT, INAF, INFN e INGV e in programma presso il Foyer Petrassi e Atrio Salette Studio – mentre con INside / INvention, mostra in collaborazione con l’Ufficio Brevetti e Marchi del MISE e con l’Archivio Centrale dello Stato e a cura di Vittorio Marchis,ci si addentra nella creatività italiana, anche attraverso una vera e propria “anatomia” degli oggetti esposti (AuditoriumArte).

Da zero a è l’evocativo titolo del progetto che lega l’INAF e l’European Southern Observatory curato da Davide Coero Borga, Stefano Sandrelli e Anna Wolter: una mostra fotografica e interattiva in cui gli scatti dell’universo vengono descritti e spiegati attraverso formule matematiche (Foyer Risonanze). Accompagnati da un animatore scientifico, gli studenti potranno accedere ai contenuti multimediali attraverso lo smartphone, immergendosi nel cosmo guidati dalle voci di alcuni dei protagonisti del mondo della scienza.

E se scienza e poesia si fondono nel percorso artistico di Albertina Bollati Infinita luna, presentato per la prima volta al Festival (Sala Ospiti) e realizzato in occasione dei 200 anni dal componimento L’infinito di Giacomo Leopardi, il connubio tra disegno ed entomologia si realizza nella mostra personale La triste fine di un disegnatore di insetti, del disegnatore Niccolò Falchi (Foyer Sinopoli). Attraverso due percorsi, da un lato il pubblico potrà osservare una selezione di tavole realizzate per il museo di Entomologia, dall’altro scoprirà scoprirà come il disegno può nobilitare gli insetti raggiungendo punte di esattezza e perfezione incredibili.

Al mondo dei suoni guardano infine l’installazione sonora Sono stata io. Diario 1900-1999 di Daniela Comani al Sound Corner e le due grandi sculture sonore interattive Tone Tubes e Metallophone. Nate dalla mente creativa di Michael Bradke, Direttore del Mobiles Musik Museum di Düsseldorf, le due enormi installazioni sono realizzate interamente con materiali di recupero e saranno a disposizione di grandi e piccini nella cornice della Cavea.

EUREKA! – IL PROGETTO BIBLIOTECHE

30 biblioteche e 18 bibliopoint distribuiti in 15 municipi di Roma parteciperanno al National Geographic Festival delle Scienze con Il bello della scienza a portata di mano: l’iniziativa, realizzata da Biblioteche di Roma con la collaborazione di National Geographic, Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il sostegno di Poste Italiane, è parte del programma di EUREKA! Roma 2019 promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale. Le attività spazieranno dalle proiezioni alle presentazioni di libri, dalle mostre ai laboratori didattici, dalle letture ad alta voce alle conferenze, esplorando i tanti sentieri del mondo dell’invenzione e conoscendone alcuni protagonisti del presente e del passato.

IL FESTIVAL AL BIOPARCO

Curiosità, adattamenti e nuove prospettive a cui guardare: la natura è fonte inesauribile di ispirazione. Al Bioparco di Roma sabato 13 e domenica 14 dalle 11 alle 17 bambini e famiglie andranno alla scoperta delle tante invenzioni di uso quotidiano che provengono dal mondo di piante, animali e microrganismi grazie alle attività e ai laboratori interattivi di Evoluzione delle invenzioni! Inoltre, le passeggiate di A piedi nel (Bio) Parco fra le “invenzioni” della natura permetteranno di imparare tutto sulle tante specie presenti in compagnia di antropologi, etologi, zoologi e comunicatori della scienza: Roberto Argano e Giorgio Manzi (lunedì 8), Elisabetta Visalberghi (martedì 9), Francesco Petretti e Gloria Svampa (mercoledì 10), Enrico Alleva (giovedì 11) e Jared Diamond (venerdì 12).

IL FESTIVAL AL MAXXI

Mercoledì 10 e domenica 14 il National Geographic Festival delle Scienze entra al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo con due proiezioni: Galileo, a cura di CNR, e con il patrocinio e la collaborazione tecnico scientifica del Centro sperimentale di cinematografia – Cineteca Nazionale, seguita dal dialogo tra la regista Liliana Cavani e Daniele Archibugi, dirigente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, moderati dal critico e giornalista Marco Spagnoli (mercoledì, ore 20.30) e The Most Unknown, a cura dell’INFN, docu-film che visita alcuni tra i più straordinari luoghi della scienza in giro per il mondo, tra cui i Laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’INFN in Italia, in compagnia di una staffetta di nove scienziati che si passano l’un l’altro il testimone. A seguire, interverranno il fisico dell’INFN Davide D’Angelo e la microbiologa Jennifer Macalady, tra i protagonisti del film (domenica, ore 20.30).

IL FESTIVAL AL CENTRO DI DIVULGAZIONE DELL’ESA-ESRIN

Da lunedì 8 a mercoledì 10 il Festival invita a scoprire Φ Experience, il nuovo centro di divulgazione dell’ESA-ESRIN per quanto riguarda l’Osservazione della Terra.

IL FESTIVAL AL TEATRO ARGENTINA E AL TEATRO VALLE

Il Festival sarà anche al Teatro Argentina e al Teatro Valle (rispettivamente martedì 9-venerdì 12 e mercoledì 10-giovedì 11 alle 17) con il ciclo di lettureInvenzione e Letteratura. Testi da Primo Levi e Paolo Volponi, letti da Federica Cassini con gli attori della Scuola di Teatro e Perfezionamento Professionale del Teatro di Roma.

IL FESTIVAL ALLA CASA DEL JAZZ

Alla Casa del Jazz venerdì 12 aprile alle ore 21 L’invenzione della registrazione sonora, dalle origini ad oggi, con Francesco Giannattasio docente di Etnomusicologia presso Università La Sapienza, Simone Tarsitani, Music Technical Specialist presso Durham University (UK), il produttore Pasquale Minieri e i musicisti Giovanni Tommaso e Gerardo Casiello. Ospite speciale Rita Marcotulli.

IL FESTIVAL AL POLO MUSEALE SAPIENZA

Venerdì 12 dalle ore 9.30 alle 13.30, presso l’Aula La Ginestra del Museo di Chimica, nell’omonimo dipartimento della Sapienza, in occasione del centenario della nascita di Primo Levi il museo di chimica di Sapienza Università di Roma organizza una giornata dedicata al chimico e scrittore dal titolo Primo Levi: l’essenziale è misurarsi. La giornata prevede brevi conferenze, videoproiezioni e approfondimenti su quanto la scienza e in particolare la chimica abbiano influenzato la vita di Primo Levi, sia durante gli anni della formazione universitaria, sia in quelli di prigionia ad Auschwitz e negli anni successivi fino alla sua morte. Visite guidate al museo di chimica su prenotazione alle 15, 15.30, 16 e 16:30.

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