CATEGORIA Festival

FOOD&SCIENCE FESTIVAL: PRESENTATA LA PRIMA EDIZIONE

FOOD&SCIENCE FESTIVAL
Coltiviamo conoscenza
Prima edizione
Mantova, 5-7 maggio 2017

 

Il cibo rivela il passato, il presente e il futuro dell’umanità, ma non è mai rimasto uguale a se stesso. Nel corso dei secoli, grazie al suo ingegno, al contributo delle scoperte scientifiche e delle innovazioni della tecnologia, l’uomo è riuscito a rendere più efficienti le tecniche di produzione, a sviluppare nuovi metodi per l’agricoltura e l’allevamento, ad aprire strade alternative per l’intera filiera agroalimentare: dalla selezione di semi più resistenti ai parassiti e alle intemperie del clima, all’invenzione di un’enogastronomia sempre più ricca, creativa, geniale, capace di fondere tradizione e modernità. Il Food&Science Festival di Mantova, la cui prima edizione si svolgerà dal 5 al 7 maggio 2017, è un nuovo evento che racconterà lo straordinario e indissolubile legame tra cibo e scienza. La sua storia, la sua evoluzione e – soprattutto – le sue prospettive di fronte alle grandi sfide che ci vengono poste dal futuro. Perché in un mondo messo sotto pressione dall’esplosione demografica, dai cambiamenti climatici e dalle turbolenze sociali ed economiche, proprio dalla convergenza tra rispetto dell’ambiente, valorizzazione del territorio e progresso tecnologico e scientifico potranno arrivare nuove soluzioni a quella che è la più antica necessità di tutti gli esseri umani: nutrirsi.

Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME e organizzato da Mantova Agricola, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Comune di Mantova, con Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Camera di Commercio di Mantova, East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017 e Politecnico di Milano, come partner istituzionali e come main partner importanti aziende e realtà del territorio come Intesa Sanpaolo, Syngenta, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano, Granarolo e TEA, il Food&Science Festival è pensato come un grande appuntamento di divulgazione scientifica: il suo programma offrirà oltre cento eventi tra conferenze, incontri, laboratori, mostre e altre attività che stimoleranno la partecipazione diretta del pubblico, con la partecipazione di ospiti di rilievo nazionale e internazionale. Ci sarà spazio per l’omaggio ai “visionari agricoli” di ieri (come Nazareno Strampelli, pioniere della genetica agraria in Italia, di cui sono stati da poco celebrati i 150 anni dalla nascita) e per gli interventi delle figure che oggi sono al centro delle grandi battaglie sul futuro dell’alimentazione (come la biotecnologa statunitense Nina Fedoroff). Parteciperanno autorevoli accademici internazionali (R.Ford Denison, autore del bestseller Darwinian Agriculture), food writer (lo scienziato-cuoco James Kenji López-Alt), giornalisti scientifici (Alok Jha, di cui è stato da poco tradotto Il libro dell’acqua, Bollati Boringhieri), astronauti (Luca Parmitano, che ha portato le eccellenze del Made in Italy a bordo della Stazione Spaziale), divulgatori molto noti al grande pubblico (il meteorologo Luca Mercalli e lo scienziato “in cucina” Dario Bressanini), chef non convenzionali (come Chef Rubio, noto per il successo dell’ultima stagione di Unti e Bisunti, ma soprattutto per la grande capacità di raccontare, in maniera originale e passando dal web alla tv fino alla carta stampata, storie, luoghi e persone attraverso il cibo) e protagonisti della ricerca e dell’innovazione in Italia, come l’esperta di biorobotica Barbara Mazzolai, il rettore della Scuola Superiore di Sant’Anna Pierdomenico Perata e il presidente della Società Italiana di Genetica Agraria Michele Morgante. Alcuni appuntamenti speciali saranno pensati per gli addetti ai lavori, mentre una fitta rete di laboratori e altre iniziative specifiche sarà rivolta agli studenti. Il cibo non sarà raccontato solo a parole, ma anche attraverso le immagini: nelle mostre Food. Il futuro del cibo, costruita sugli scatti di agricolture del mondo dei fotoreporter di National Geographic, La Fiaba è servita, un’avventura illustrata alla scoperta dell’enogastronomia nella cultura popolare italiana, Selvatico domestico, a cura di Orto Botanico Città Studi – Università degli Studi di Milano e Agri-Cultura e dedicata all’evoluzione delle piante. E sotto forma di spettacolo, con la Banda Osiris e Arianna Porcelli Safonov che metteranno in scena le disavventure di una persona affascinata dalla vita di campagna fino al momento in cui ne scopre le fatiche.

La creatività dell’immagine guida di questa prima edizione del Festival è curata da Olimpia Zagnoli, giovane illustratrice tra le più affermate al mondo, con collaborazioni con alcune tra le testate più importanti tra cui il “New York Times”, “The New Yorker”, “la Repubblica”, “Taschen”, “Time”. Ha scelto di interpretare lo spirito della manifestazione attraverso una colorata stilizzazione di tre elementi caratteristici della filiera agroalimentare: una mucca, un grappolo d’uva e una spiga di mais. Il Food&Science Festival si avvarrà di un network di partnership di alto livello: nel suo programma saranno presenti rappresentanti delle maggiori università e istituti di ricerca scientifici in Italia, oltre a iniziative realizzate in collaborazione con riviste, media e altri protagonisti dell’industria editoriale nazionale. Gli appuntamenti saranno distribuiti su alcuni dei più caratteristici spazi offerti da Mantova, città che si conferma sede ideale per l’organizzazione di festival dal respiro moderno e internazionale e che, dopo essere stata Capitale Italiana della Cultura nel 2016 si accinge a essere designata Regione Europea dell’Enogastronomia nel 2017 (assieme a Bergamo, Brescia e Cremona): i laboratori e i percorsi espositivi saranno ospitati nel Palazzo della Ragione, gli spettacoli e le lecture al Teatro Bibiena, le conferenze, gli incontri e i dibattiti alla Loggia del Grano e in Piazza Mantegna, gli incontri per gli addetti ai lavori al Mantova Multicentre MaMu, le tante attività extra e gli stand dedicati ai prodotti locali nelle piazze e in altri punti strategici del centro storico. Senza dimenticare gli Agricoltour e le altre iniziative che coinvolgeranno il territorio provinciale, a completare un weekend che si propone di “coltivare” una nuova conoscenza e consapevolezza nei confronti del cibo e del complesso mix di competenze, tecnologie e passione che ne regolano la produzione.

LE CONFERENZE

Da dove arrivano gli alimenti che mangiamo ogni giorno? Come vengono prodotti? Che storia hanno? Che rapporto c’è tra scienza e agricoltura? Quali sono i rischi e quali le potenzialità dell’innovazione, a cavallo tra l’efficienza della tecnologia e la tutela dell’ambiente? Sono alcune delle domande e delle tematiche affrontate nel programma delle conferenze, dei dialoghi e dei “question time” del Food&Science Festival. Nella sezione Visionari agricoli si racconterà l’esperienza di quelle persone che hanno cambiato o sono destinate a cambiare il modo in cui si produce il cibo. Una sfida che inevitabilmente è condotta a livello globale, come racconterà Nina Fedoroff (Nutrire il pianeta; sabato 6 maggio alle 16.30 al Teatro Bibiena), tra le più autorevoli esperte di biotecnologia al mondo, National Medal of Science, già presidente dell’American Association for the Advancement of Science negli Stati Uniti e a lungo consulente scientifica per il governo di Washington. Ma al tempo stesso una sfida che era già stata individuata e combattuta nei secoli scorsi, per esempio da Nazareno Strampelli, lo scienziato che nella prima metà del Novecento introdusse la genetica agraria in Italia e la cui storia sarà raccontata (sabato 6 alle 10.30 alla Loggia del Grano) da Sergio Salvi, ricercatore e divulgatore di genetica vegetale, e da Luigi Cattivelli, direttore del Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale, che ha coordinato il lavoro del team internazionale che ha recentemente concluso il sequenziamento del genoma del grano duro. E proprio dalla rivoluzione rappresentata dall’editing genomico e da tecniche di manipolazione del DNA efficaci, poco costose e leggere come la Crispr, parlerà Anna Meldolesi, giornalista scientifica, co-fondatrice della rivista Darwin, di cui Bollati Boringhieri pubblica nel 2017 il nuovo studio E l’uomo creò l’uomo (domenica 7 alle 15.30 nella Loggia del Grano, modera Antonio Pascale).

La migliore innovazione è quella che tiene anche conto dell’impatto esercitato dall’agricoltura nei confronti dell’ambiente. A questo tema è dedicato il filone di appuntamenti Agricoltura e sostenibilità, in cui è compreso l’incontro con R. Ford Denison, professore emerito presso l’Università della California di Davis, docente di “Ecologia, evoluzione e comportamento” all’Università del Minnesota e autore del bestseller internazionale Darwinian Agriculture: how understanding evolution can improve agriculture, nel quale applica i principi dell’evoluzione e della selezione naturale alla scienza agricola (domenica 7 alle 14.30 al Teatro Bibiena, modera Marco Ferrari). Il rapporto tra agricoltura, alimentazione e cambiamenti climatici – sia in ottica di previsione che di intervento – sarà al centro degli incontri con Luca Mercalli, climatologo noto anche per la sua attività di divulgatore in televisione (sabato 6 alle 17.30 al Teatro Bibiena), e di Pierdomenico Perata, fisiologo e rettore della Scuola Superiore di Sant’Anna, uno degli istituti italiani in cui si svolgono le ricerche più avanzate nel campo della fisiologia vegetale e della biologia delle piante (sabato 6 alle 14 alla Loggia del Grano). Dalla Gran Bretagna arriverà Alok Jha, ex-corrispondente scientifico del quotidiano “The Guardian”, oggi reporter per il network ITV, autore del recente Il libro dell’acqua. La storia straordinaria della più ordinaria delle sostanze (sabato 6 alle 11 al Teatro Bibiena). Da Torino giunge invece la testimonianza di Martina Tarantola, veterinaria specializzata in “Farm Animal Welfare”, che affronterà l’attualissimo tema del benessere animale ricordando come la sostenibilità dell’agricoltura riguarda anche la capacità e la sensibilità nel gestire gli animali in allevamento (domenica 7alle ore 14 nella Loggia del Grano).

Nel DNA dell’innovazione sono scritte la curiosità e l’innata tendenza a guardare oltre l’orizzonte: a Mantova, le nuove Frontiere della scienza legata al cibo saranno protagoniste di una sezione ad hoc, in cui il pubblico potrà incontrare alcuni tra i più innovativi ricercatori del panorama nazionale. Come Barbara Mazzolai, coordinatrice del centro di Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che a fine 2015 è stata inserita tra le “25 donne geniali da tener d’occhio nel mondo” secondo RoboHub (la più grande comunità online dedicata alla robotica), in particolare grazie al lavoro d’avanguardia nel campo della robotica bioispirata e nel progetto europeo per la realizzazione di plantoidi (robot che “imitano” il sistema di propagazione delle radici vegetali), con una conferenza in programma sabato 6 alle 15.30 nella Loggia del Grano. O come Michele Morgante, professore di genetica all’Università di Udine, direttore scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata e presidente della Società Italiana di Genetica Agraria, che da anni lavora alla ricerca di “vini resistenti”, cioè vitigni che – attraverso un processo di incrocio e selezione – sono capaci di resistere meglio di quelli tradizionali ai funghi, riducendo automaticamente l’utilizzo di antiparassitari e altri strumenti chimici. Vini che al Festival sarà anche possibile assaggiare, nella degustazione che domenica 7 alle 12 nella Loggia del Grano accompagnerà la conferenza. Guido Saracco, professore di Chimica Industriale al Politecnico di Torino e direttore del nuovo Centro per le tecnologie future sostenibili dell’Istituto Italiano di Tecnologia, condurrà il pubblico alla scoperta dei Cacciatori di CO2, per riutilizzare l’anidride carbonica a favore dell’ambiente (domenica 7 alle 15.30 al Teatro Bibiena). Infine, una nuova frontiera dell’alimentazione – di certo un po’ ostica da accettare per chi è abituato alla dieta mediterranea – è quella degli insetti: quale sarà il loro ruolo nel consumo alimentare del futuro? Tra qualche anno faremo aperitivi a base di cavallette o utilizzeremo le farine di insetti per nutrire gli animali in allevamento? Di questo e altro parlerà Laura Gasco (domenica 7 alle 11.15 nella Loggia del Grano), docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e collaboratrice dell’International Platform of Insects for Food and Feed (Ipiff). Inoltre, sempre per guardare al domani, l’evento Un insetto nel piatto, a cura di Focus – il brand del Gruppo Mondadori dedicato alla divulgazione scientifica e all’intrattenimento – con un intervento introduttivo sull’entomofagia del direttore Jacopo Loredan e uno showcooking di biscotti a base di farina di grillo (in collaborazione con Entonote) in programma sabato 6 alle 17.30 in piazza Mantegna.

Innovativi non sono solo i contenuti ma anche la formula del Festival, che si aprirà ad esperimenti di divulgazione interattiva come il Meat-up: un grande evento in piazza in cui il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini (esperto di cibo e innovazione per la rivista Le Scienze) e il “re del barbecue” Gianfranco Lo Cascio (fondatore della BBQ4All University) riveleranno i segreti per cucinare la bistecca perfetta in una vera e propria grigliata scientifica domenica 7 alle 19.30 sul Lungo Rio (in collaborazione con ASSICA – Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi). Ci vorrà un po’ di pazienza (dodici ore di cottura, a partire dalle 9.30) e molta attenzione per i dettagli, ma alla fine si potrà gustare di persona il risultato dell’attività. Sempre all’insegna dell’interazione, con un occhio al modello anglosassone del Q&A, saranno i “question time” di La scienza nel piatto, eventi in cui il pubblico potrà intervenire direttamente e chiedere consigli e risposte agli esperti. Due appuntamenti in collaborazione con “Focus”, moderati dal direttore del mensile Jacopo Loredan, saranno rispettivamente dedicati a Diete, alimentazione e salute (venerdì 5 alle 11 nella Loggia del Grano con la nutrizionista Lucilla Titta, il fitochimico Renato Bruni e la giornalista Amelia Beltramini) e Cibo, fra mito e realtà (sabato 6 alle 14.45 nella Loggia del Grano con Dario Bressanini, il giornalista Marco Ferrari, la responsabile della comunicazione scientifica di Granarolo Graziella Lasi e l’ecotossicologo Donatello Sandroni). Un terzo appuntamento di questo ciclo, con la neuroscienziata Raffaella Rumiati, sarà dedicato ai fattori che influenzano il riconoscimento dei prodotti e le preferenze alimentari (sabato 6 alle 12 al Teatro Bibiena).

Ma il cibo è anche storia, tradizione, conoscenza: un bagaglio di saperi e sapori che si tramanda nel corso dei secoli. A questo aspetto sarà dedicato il filone di appuntamenti Cibo e cultura, tra cui l’incontro con Attilio Scienza, uno dei maggiori esperti mondiali di viticoltura, autore del recente Vini di confine (sabato 6 alle 17.45 alla Loggia del Grano), che condurrà il pubblico in un sorprendente viaggio nelle storie e nei miti del vino con l’esperta di ricerca genetica vegetale Serena Imazio. La straordinaria avventura del cibo italiano nel mondo e le sue implicazioni politiche e sociali saranno al centro degli incontri che vedranno protagonisti lo storico Alessandro Marzo Magno (La lunga marcia degli spaghetti, domenica 7 alle 11 al Teatro Bibiena) e il professore di “Food Studies” (alla The New School di New York) e autore di Al Dente: A History of Food in Italy Fabio Parasecoli, che domenica 7 alle 17.15 al Teatro Bibiena racconta l’impatto del cibo sugli equilibri del mondo e sulla vita degli uomini, in dialogo con Marco Boscolo. La ricchezza e la trasversalità dei temi legati al cibo, nonché il loro stretto legame sia con l’attualità che con i nostri comportamenti quotidiani, saranno confermati anche da altri appuntamenti del Food&Science Festival: come gli incontri Qualità, origine, ingredienti (con Michele Fino, docente di diritto europeo all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, domenica 7 alle 17.45 nella Loggia del Grano) e Neuromarketing, comunicazione e comportamenti di consumo (con Vincenzo Russo, professore associato di Psicologia dei consumi e coordinatore del centro di Ricerche di Neuromarketing Behavior and Brain Lab della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM; sabato 6 alle 17 nella Loggia del Grano). A Il cibo ai confini dell’Universo sarà dedicato l’incontro con l’astronauta Luca Parmitano (venerdì 5 alle 18 al Teatro Bibiena), che ha portato sulla Stazione Spaziale le eccellenze del cibo italiano nel formato “gravità zero”; lo introdurrà Marco Cattaneo, direttore di “Le Scienze”, “Mente&Cervello”, “National Geographic Italia”. James Kenji López-Alt, un passato da ricercatore al MIT e un presente in cui coniuga scienza e cucina, porterà al festival domenica 7 alle 12 al Teatro Bibiena alcuni dei suoi esperimenti (modera Dario Bressanini). Con Chef Rubio, che usa la cucina e il racconto dei sapori come prisma attraverso cui guardare l’umanità e adoperarsi per gli altri, si approfondirà poi il rapporto tra cibo e comunicazione (in dialogo con Marco Cattaneo sabato 6 alle 14.30 al Teatro Bibiena). Alla chimica della bellezza e della bontà sarà invece dedicato l’incontro con lo scrittore e chimico Piersandro Pallavicini domenica 7 alle 14.30 in piazza Mantegna, mentre Renato Bruni, fitochimico dell’Università di Parma, racconterà i segreti delle piante a partire dal suo ultimo libro Le piante son brutte bestie (Codice) sabato 6 alle 11.30 in piazza Mantegna con la giornalista Sara Porro e rifletterà insieme al pubblico sugli integratori e sulla loro utilità (domenica 7 alle 15.15 in piazza Mantegna). Dal mondo vegetale a quello animale con Conosci i tuoi polli (sabato 6 alle 12.30 in piazza Mantegna) con il giornalista Allan Bay e Achille Schiavone, professore in nutrizione e alimentazione animale presso il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Torino, che rifletteranno su quali sono i limiti della ricerca di una carne che risponda alle esigenze di chi dovrà cucinarla e gustarla. Sabato 6 alle 14.30 al Teatro Bibiena il sociologo Massimiano Bucchi ripercorrerà la storia delle invenzioni che fanno parte della quotidianità in cucina, dalla forchetta alla caffettiera. Domenica 7 il designer catalano Martí Guixé porta al festival una riflessione sulla relazione tra design e cibo (alle 16.15 a teatro). Sempre domenica alle 16.45 in piazza Mantegna un vero e proprio viaggio gastronomico alla scoperta delle tradizioni con la giornalista Sara Porro, mentre alle 18.15 a teatro Antonio Pascale racconterà Come torneremo a essere un paese agricolo.

Quanto è sostenibile il cibo che mangiamo? Provano a rispondere Maria Cristina Rulli del Politecnico di Milano e Simone Contu, ingegnere esperto di contabilità ambientale, domenica 7 alle 16 in piazza Mantegna. Si guarda invece al futuro durante l’incontro sull’agricoltura digitale con un rappresentante dell’Osservatorio Smart AgriFood e Gianluca Carenzo, direttore generale del Parco Tecnologico Padano di Lodi (sabato 6 alle 16 in piazza Mantegna). Lo stesso giorno alle 12 nella Loggia del Grano spazio a un focus sul valore della tutela, in collaborazione con Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano, Levoni e Granarolo: un viaggio alla scoperta della scienza che aiuta a tutelare il Made in Italy con alcuni esperti come guida. A seguire una tavola rotonda sul 100% italiano con Nicola Levoni, presidente di Levoni, e Giampiero Calzolari, presidente di Granarolo, per approfondire la tematica della scelta delle materie prime e del controllo della filiera, con l’obbiettivo di garantire un prodotto di qualità e l’eccellenza all’estero.

Intesa Sanpaolo curerà diversi incontri, tra cui venerdì 5 mattina, presso il MAMU, il convegno Accelerare la crescita, la sfida dell’agricoltura mantovana dedicato alle imprese del settore agrario di Mantova e provincia, durante il quale verranno presentati i risultati di una indagine condotta dalla Direzione Regionale Lombardia e dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Confagricoltura Mantova, su un campione di aziende appartenenti principalmente ai settori cerealicolo e zootecnico. All’incontro interverrà fra gli altri Paolo Graziano, direttore regionale Lombardia del Gruppo. Scopo dell’iniziativa, rivolta a un settore cruciale per l’economia locale e nazionale, è quello di intercettare i bisogni, le peculiarità e le richieste del territorio, per formulare insieme una offerta nuova e innovativa, rivolta alla crescita e allo sviluppo del tessuto produttivo locale.

Syngenta, azienda interamente dedicata all’agricoltura a livello globale, sarà presente al Festival con incontri e approfondimenti volti a sottolineare il profondo legame tra cibo e agricoltura e, ancor di più, al ruolo che scienza e innovazione rivestono nel comparto agricolo. Tra gli appuntamenti più rilevanti spicca Scienza aperta: dialogo con le Istituzioni sul futuro dell’agricoltura, seconda edizione (su invito) della tavola rotonda nata con lo scopo di favorire il dibattito assieme alla comunità scientifica sulle grandi sfide che il pianeta deve affrontare e di come la scienza applicata all’agricoltura possa fornire in questo senso una soluzione concreta (in programma sabato 6 dalle 9 al MAMU). Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, è in programma un incontro su architettura, paesaggio e cibo con Davide Crippa, docente presso il dipartimento di Design, e l’architetto Antonio Girardi: un viaggio attraverso la storia dell’umanità per esplorare la relazione profonda tra le evoluzioni dell’architettura e la storia della gastronomia (domenica 7 alle 14.45 nella Loggia del Grano).

LE MOSTRE, I LABORATORI, GLI SPETTACOLI E LE ALTRE INIZIATIVE

Al fianco delle conferenze e degli incontri, la prima edizione del Food&Science Festival proporrà anche una ricca serie di mostre, laboratori e iniziative collaterali. Il racconto del cibo attraverso le immagini sarà al centro di Food. Il futuro del cibo, mostra curata da National Geographic Italia e allestita al Palazzo della Ragione. Composta dalle fotografie scattate in tutto il mondo dai reporter del famoso marchio editoriale, accompagnate da un corredo di testi e supporti infografici, Food presenterà un’esplorazione multimediale sulle problematiche e sulle speranze che caratterizzano il futuro del cibo: dai rischi dell’impatto dell’agricoltura e dell’allevamento sulle acque, sul clima e sulle foreste alla direzione tracciata dall’incremento esponenziale dell’acquacoltura, dallo spreco alimentare – con le sue ricadute sul dramma della fame nel mondo – al sogno concreto di un sistema di produzione di cibo ecologicamente e socialmente più sostenibile. Un approccio diverso, nei contenuti e nel linguaggio espressivo, sarà quello di La Fiaba è servita. Cibi incantati dall’Italia. Al pubblico di Palazzo della Ragione saranno mostrate le stampe ricavate dall’omonimo libro edito da Franco Cosimo Panini e curato da Luigi Dal Cin, in collaborazione con la Fondazione Štĕpán Zavřel di Sarmede: una raccolta di dieci fiabe a tema alimentare, provenienti dal territorio italiano, dalle quali emerge tutta l’incredibile ricchezza di un Paese in cui convivono multiformi tradizioni e preziose varietà enogastronomiche. Tra le curiose prerogative del libro (e della mostra), il fatto che le illustrazioni sono opera di dieci artiste, tutte donne e tutte italiane: Antonella Abbatiello, Giorgia Atzeni, Francesca Chessa, Ilaria Faccioli, Anna Forlati, Simona Mulazzani, Giulia Orecchia, Valeria Petrone, Tiziana Romanin, Lucia Scuderi (coordinate dall’art director Monica Monachesi). Selvatico domestico, a cura di Orto Botanico Città Studi – Università degli Studi di Milano e Agri-Cultura e allestita alle Pescherie (Loggia di Giulio Romano) è invece un vero e proprio viaggio attraverso i cambiamenti delle piante nel passaggio da una condizione selvatica a quella domesticata.

Spazio anche agli spettacoli: la Banda Osiris e Arianna Porcelli Safonov porteranno al Festival lo spettacolo Fottuta campagna e altri racconti di provette e forchette, “rìding agroscientifico sulle avventure tragicomiche di una persona appassionata della vita agreste che scopre ben presto quanto la realtà sia diversa da come la immaginava (sabato 6 alle 21 al Teatro Bibiena). Mentre le “strologhe” Carla Taglietti e Valentina Turrini sabato 6 alle 10 in piazza Mantegna saranno protagoniste di Storie da mangiare, tra buffi personaggi e storie insolite. Sarà invece la musica della Bandragola Orkestar a chiudere il festival domenica 7 alle 20 in piazza Mantegna.

Uno degli obiettivi del Food&Science Festival è stimolare l’interesse e la partecipazione del pubblico più giovane, attirandolo verso i temi della ricerca scientifica e tecnologica in ambito agricolo. La strada scelta è quella dei laboratori. Nei tre giorni del Festival si intrecceranno con gli altri appuntamenti in programma, offrendo ai ragazzi la possibilità di toccare con mano la magia del cibo, dei materiali che lo compongono e delle tecniche che l’uomo ha sviluppato per produrlo. Dedicate alle scuole di ogni ordine e grado, queste attività comprendono il pacchetto di iniziative realizzate a Palazzo della Ragione in collaborazione con Alkémica: La vita operosa delle api (la presentazione di un mondo – l’alveare – che può aiutare i bambini a sviluppare i sensi, affrontare le proprie paure, superare i pregiudizi e lavorare in gruppo, in collaborazione con TEA), Lo scienziato in dispensa (esperimenti chimici, fisici e culinari che spaziano dalla tradizione del caramello alla novità della moderna cucina molecolare) e Buono come il pane (alla scoperta della produzione di un alimento base per molte culture sulla Terra, in collaborazione con Molino Magri). La Loggia di Giulio Romano ospiterà Per fare un prato ci vuole un seme: i Sarchiaricci, un laboratorio ludico a cura di Associazione Culturale G. Eco, in cui i partecipanti più piccoli (si rivolge ai bambini da 4 anni) impareranno a conoscere il processo di crescita delle piante attraverso la costruzione di un pupazzo. Il mensile per ragazzi Focus Junior con Unforchettable (dagli 8 anni) affronterà in modo molto ampio il mondo dell’alimentazione, dalla A dell’omonima vitamina alla Z di Zenzero, sempre attraverso un percorso di esperimenti scientifici. Mentre con Esperimenti alla carta si farà scienza con la spesa del mercato, usando frutta, verdura, pane e formaggi per preparare degli esperimenti scientifici che sembrano delle ricette. Entrambi i laboratori sono a cura di Associazione ToScience. Focus Junior selezionerà inoltre un gruppo di giovani giornalisti in erba che racconteranno il Festival supportati da un giornalista della redazione. A questi appuntamenti si aggiungeranno i cosiddetti laboratori Drop In, cioè eventi di pochi minuti – vere e proprie attività di passaggio – che nel corso del Festival potranno essere fruiti dalle classi in visita alle mostre o in attesa di accedere a un evento: da Piantala con quel microscopio! (per guardare da molto molto vicino la frutta e la verdura che mangiamo) a Impronte di frutta e verdura (ovvero: come realizzare dei meravigliosi disegni semplicemente tagliando in differenti modi la frutta e la verdura… e come portarli a casa sotto forma di tovagliette per la colazione). Al Festival ci saranno due piazze “a tema”: quella dedicata al latte, dove il Consorzio Tutela Grana Padano e Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano proporranno laboratori sensoriali e di degustazione per grandi e piccoli dei rispettivi formaggi DOP e cureranno insieme una conferenza su come se ne tutela l’autenticità. Grana Padano mostrerà anche come avviene il processo di caseificazione che porta alla produzione di una forma di formaggio in diversi momenti all’interno delle tre giornate del Festival. Granarolo porterà invece al Festival il laboratorio Drop In MilkArt, un’esplosione di colori in cui la chimica degli alimenti incontra l’arte, e The Milk Show, giochi e laboratori sulla magia del latte. La seconda piazza sarà dedicata alla carne: qui Levoni proporrà Ode al Salume, tre laboratori di degustazione guidata per scoprire come nasce un salume, come valutarne la qualità e come apprezzarne al meglio le caratteristiche. Le tre degustazioni proporranno un particolare approfondimento sul mondo dei degli affumicati e sull’arte della stagionatura, svelandone segreti e curiosità e insegnando a degustare i prodotti.

Non tutti i laboratori saranno però riservati al pubblico dei ragazzi e delle scuole. Gli adulti potranno passare un pomeriggio a imparare a fare cocktail a base di erbe spontanee con i Wood-ing, oppure scoprire tutti i segreti della produzione e della degustazione del vino con gli scienziati della Fondazione Edmund Mach. Il Food&Science Festival si rivolge anche al mondo degli addetti ai lavori, offrendo ad agricoltori e produttori occasioni speciali di aggiornamento e condivisione delle informazioni legate al loro lavoro, con l’obiettivo di contribuire all’innovazione della fase produttiva, come alcuni convegni di aggiornamento organizzati in collaborazione con gli Ordini del Medici e dei Medici Veterinari e con l’Ordine degli Agronomi. I panificatori sono invitati al workshop di panificazione con Marino Tanfoglio organizzato da Molino Magri sulla lavorazione delle farine e sulla lievitazione naturale finalizzati alla salute ed al benessere (domenica 7 alle 10 nella Saletta Broletto), in programma ci sarà anche una conferenza su La civiltà del pane con il professore Gabriele Archetti, cui prenderanno parte anche il Maestro Iginio Massari e Roberto Capello, presidente della FIPPA, e il panettiere Armando Guerini, eletto miglior panettiere durante Expo 2015 (sabato 6 alle 15.30 nella Loggia del Grano). All’orto! All’orto! sarà invece un laboratorio per tutti (ogni giorno in piazza Marconi) sviluppato dal POLIMI-DESIS Lab del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, per introdurre al tema dell’agricoltura urbana e alla sua relazione col cibo. Fra le attività proposte: la costruzione di orti portatili e di rifugi per gli insetti che favoriscono la biodiversità; la progettazione di contenitori per la coltivazione di piante; la creazione di vasche e incubatrici di orti edibili e di kokedama da esporre in casa. Se la provincia di Mantova viene riconosciuta parte della Regione Europea dell’Enogastronomia 2017 è perché il suo intero territorio offre una ricchezza agricola tutta da scoprire. Questa sarà l’oggetto degli Agricoltour, gite e attività organizzate nelle aziende locali, nelle cascine, nelle stalle, nelle risaie. Queste ultime nei giorni del Festival saranno allagate grazie alla collaborazione del Consorzio di Bonifica, anch’esso visitabile, e con la guida di un accompagnatore speciale, Carlo Togliani, docente di architettura del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, sarà possibile visitare anche gli impianti idrovori di Travata. Inoltre, per conoscere nel dettaglio la lavorazione e la trasformazione della carne, e tutta la tecnologia che c’è dietro ai packaging più innovativi, in programma un tour per le scuole presso l’impianto di Castel D’Ario della Cooperativa Prosus. Rientrando nei confini della città, un percorso – in sette tappe tra le strade e le piazze della città di Mantova, sarà invece quello che dovranno affrontare i partecipanti della Caccia al tesoro (in collaborazione con TEA): l’obiettivo sarà scoprire i segreti, le ricette e i prodotti della cucina locale. Ai visitatori sarà affidata una mappa che andrà completata attraverso gli elementi rinvenuti nelle sette postazioni del gioco:chi finirà il percorso riceverà un premio presso l’Infopoint del Festival. Il percorso è stato progettato e realizzato dai ragazzi dei licei Belfiore e Virgilio di Mantova. Il rapporto tra il Food&Science Festival e il territorio sarà ulteriormente suggellato da Scienziati al mercato, incontro tra i contadini del mercato del Lungo Rio (che si tiene abitualmente il sabato nel centro di Mantova) e i divulgatori che – tra un sacchetto della spesa e l’altro, attraverso semplici dimostrazioni – racconteranno la scienza, la ricerca e la storia che si nascondono dietro i prodotti che sono alla base della nostra alimentazione quotidiana. Del rapporto tra cibo e sport si occuperà Opas, che curerà l’evento sul rugby con alcuni giocatori della squadra locale Viadana e della Benetton Treviso (domenica 7 alle 11.30 sul Lungo Rio). Opas organizzerà anche un convegno a invito (sabato 6 alle 9 al MAMU) intitolato La qualità è questione di rispetto. Della filiera. Metodi e strumenti per cogliere le nuove opportunità di mercato.

IL FESTIVAL

Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da FRAME e organizzato da Mantova Agricola, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Comune di Mantova, con Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Camera di Commercio di Mantova, East Lombardy – Regione Europea della Gastronomia 2017 e Politecnico di Milano come partner istituzionali; Intesa Sanpaolo, Syngenta, Consorzio Tutela Grana Padano, Consorzio Tutela Parmigiano Reggiano, Granarolo e TEA come main partner; Fondazione Banca Agricola Mantovana, Levoni e Focus come partner; Molino Magri, Opas e ASSICA – Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi come sponsor; Consorzio di Bonifica Territori del Mincio, Veolia, Prosus e Abaco come supporter; National Geographic, Focus Junior e Rai Cultura come media partner. Il Festival è presente su Internet con il sito www.mantovafoodscience.it e con i profili ufficiali sui social network Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.

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