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FESTIVAL “LEGGENDO METROPOLITANO” (CAGLIARI, 4/7 GIUGNO 2015)

Torna Leggendo Metropolitano, il festival di Cagliari che anno dopo anno anima il dibattito letterario e linguistico al ritmo di temi e parole chiave come “eccezioni e trasformazioni”, “parole leali”, “radici”, “tempo”, “legami”, “gioco”. Per aprire nuovi orizzonti, il filo conduttore di Leggendo Metropolitano 2015 è Il Vento che aspettiamo: un timone suggestivo per la settima edizione del festival internazionale di letteratura, organizzato dall’Associazione Prohairesis e sotto la direzione artistica di Saverio Gaeta, che prende il via a Cagliari giovedì 4 giugno e si conclude domenica 7 giugno. Numerosi i protagonisti della scena internazionale, come Enrique Vila-Matas, autore di punta della letteratura contemporanea spagnola, o Hanif Kureishi, un grande interprete dei paradossi della modernità. Scrittori “speleologi della psiche”, come Patrick McGrath, o come John Hemingway, nipote del celebre scrittore americano. E poi la regista e scrittrice anglo-cinese Xiaolu Guo, inserita dalla rivista “Granta” nella lista dei migliori giovani autori britannici; l’economista, sociologo e scrittore Jeremy Rifkin; e il biologo israeliano Aaron Ciechanover, Premio Nobel per la Chimica nel 2004. Tanti anche gli ospiti italiani dal mondo della letteratura, del giornalismo, della saggistica: i giornalisti Lirio Abbate, in prima linea nelle inchieste sulla criminalità organizzata, e Armando Massarenti, filosofo e responsabile del supplemento Domenica de “Il Sole 24 Ore”. E ancora: l’eclettico cantautore e scrittore Vinicio Capossela, candidato al Premio Strega 2015 con Il paese dei coppoloni (Feltrinelli); Cristiano Cavina, che nel suo ultimo libro La pizza per autodidatti (marcos y marcos) racconta l’importanza degli “impasti” in ogni narrazione; il giovane professore di filosofia Diego Fusaro; lo scrittore Marco Missiroli, vincitore di numerosi premi (tra cui il Mondello con il suo ultimo romanzo Atti osceni in luogo privato, Feltrinelli); il linguista e neuroscienziato Andrea Moro; lo scrittore Tommaso Pincio, un passato da fumettista e uno pseudonimo in onore di Thomas Pynchon.

Il vento del concept è quello che muove la progettualità, che anima lo spirito d’intrapresa e si nasconde dietro il mistero dell’ispirazione. Ed è anche il vento dei mutamenti sociali, da comprendere e vivere attivamente: Leggendo Metropolitano propone infatti una navigazione sulle rotte più battute della nostra contemporaneità, come il senso di disorientamento delle nuove generazioni, i cambiamenti del mondo del lavoro, il dramma delle migrazioni e in esso quello delle donne, i nuovi dilemmi delle coscienze collettive, le sfide alle democrazie 2.0, le nuove forme del rapporto metropoli-periferia. E ancora: la presa della letteratura sull’attualità accanto alla trasmissione della sua eredità, le innovazioni tecnologiche con il loro impatto sul quotidiano, le nuove vie del malaffare, i propositi per costruire da adesso il futuro di ciascuno.

Questi sono solo alcuni dei temi affrontati dai numerosi ospiti d’eccezione che si alternano nel quartiere di Castello (Piazza Palazzo, il bastione di Santa Croce, il Chiostro della Facoltà di Architettura) in un programma denso di appuntamenti che spazia dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia all’economia, intrecciando arte, medicina, sociologia, e tanti linguaggi diversi.

Leggendo Metropolitano è patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e si inserisce nello spirito legato a Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015. Il festival si avvale delle partnership di: Regione Autonoma della Sardegna (Assessorati della Pubblica Istruzione, dei Beni Culturali, Informazione, Sport e Spettacolo e del Turismo, Artigianato e Commercio), Comune di Cagliari (Assessorati della Cultura e del Turismo), Fondazione Banco di Sardegna, Università di Cagliari, Tiscali, “Domenica Il Sole 24 Ore”, Fondazione Agnelli, Centro per il libro e la lettura, Città del Libro (di cui anche Cagliari fa parte), Poste Italiane (che creerà per l’occasione uno speciale annullo filatelico).

COMPRENDERE E COSTRUIRE IL PRESENTE

Il festival inizia con una serata di riflessione sull’epoca che stiamo vivendo: giovedì 4 giugno Diego Fusaro propone ai presenti e in particolare ai giovani come lui un modo nuovo di vivere la contemporaneità, sulle orme di un grande pensatore politico del passato: Riprendiamoci il presente. Ereditare Antonio Gramsci (ore 19, Bastione Santa Croce), ispirato al suo ultimo saggio edito da Feltrinelli. E subito a seguire (ore 20, Bastione Santa Croce) Franca Bosc, Marco Espa e Alessandra Farris affrontano un’altra tematiche cruciale per la nostra cultura: come accogliere e includere le nuove generazioni, le fasce più deboli, i migranti? Scuola e società: frontiere (e confini) nel mondo dell’inclusione, incontro guidato da Carlo Giacobini e tradotto da un interprete nel linguaggio dei segni, suggerisce già una risposta. Questa lotta di riappropriazione del tempo della propria vita è la stessa combattuta ogni giorno da chi giunge in Italia in cerca di un futuro: ne discutono venerdì 5 giugno Francesca Casimiro Gallo, peruviana, adottata da genitori italiani, vincitrice del Primo Premio del X° Concorso letterario nazionale Lingua Madre con il racconto Donne fatte di mais e spighe di grano, e Daniela Finocchi, giornalista e saggista, Ambassador We Women for EXPO e ideatrice del “Concorso letterario nazionale Lingua Madre”, nell’incontro Migrazioni. Donne che (s)corrono (ore 19.30, Bastione Santa Croce). Con la conduzione di Marco Zurru, si riflette su come la grande presenza femminile nel fenomeno migratorio incide suggerendo nuovi percorsi e prospettive, a partire da uno studio condotto dal Concorso Lingua Madre – che quest’anno compie 10 anni. Costruire il presente è un impegno che può essere preso alla lettera, come fanno il giornalista Enrico Arosio e gli architetti Cherubino Gambardella e Mattia Scagnol, che insieme a Luca Molinari esplorano gli orizzonti delle nuove forme progettuali: Costruire con senso e progettare bellezza condivisa (venerdì 5 alle 21, Chiostro della Facoltà di Architettura). Oppure può consistere nell’indagare il rapporto fra il territorio e la società, come lo intende lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo Hanif Kureishi che porta al festival le Voci dalle periferie (sabato 6 giugno alle 22, Piazza Palazzo): con la conduzione del giornalista Giorgio Zanchini, a 25 anni dall’uscita per Bompiani del Buddha delle periferie, un viaggio nella ricchezza polimorfa delle geografie urbane e culturali delle nostre metropoli, città nelle città che hanno portato alla ribalta ombre e luci del multiculturalismo globale. O ancora, costruire può significare lottare per un ideale, comprendendo i mutamenti che come linee di falda solcano le basi della società. Un complesso intreccio di fattori che spetta all’economista e saggista statunitense Jeremy Rifkin spiegare (venerdì 5, ore 21.30, Piazza Palazzo) nella sua lectio La Società a costo marginale zero (tratta dall’omonimo libro edito da Mondadori): gli effetti sul “vecchio” capitalismo di internet, del mondo del “commons” collaborativo e di altre innovazioni, al confine fra tecnologia, sociologia e mercati. Di effetti collaterali e di ben più nocive attività parlano invece il giornalista Lirio Abbate e il magistrato Alfonso Sabella, che sabato 6 giugno nel loro faccia a faccia On the road. Le strade del malaffare (ore 20.30, Bastione Santa Croce) ripercorrono le tappe delle più recenti inchieste sulla criminalità e i suoi rapporti con la politica.

IL POTERE DELLE PAROLE

Leggendo Metropolitano comincia fin dal primo giorno a esplorare la magia delle parole: giovedì 4 alle 21 si parte In viaggio con la letteratura, insieme a Enrique Vila-Matas, secondo alcuni critici il maggiore scrittore spagnolo vivente (di cui è appena uscito per Feltrinelli il romanzo Kassel non invita alla logica), affiancato da Paolo Di Paolo (Piazza Palazzo), per scoprire come i libri siano chiavi di interpretazioni sul mondo e, per alcuni scrittori, un mondo essi stessi nel quale vivere. E poi tutti seduti intorno all’istrionico Vinicio Capossela per ascoltare le sue Fole (ore 22.30, Piazza Palazzo), con la conduzione di Michele De Mieri: favole, storie al confine tra realtà e invenzione, secondo la tradizione narrate dai contadini o da misteriosi viandanti durante le lunghe serate invernali. Quale verità custodiscono questi affabulatori erranti? Un suggestivo girovagare letterario, spronato dal Vento che aspettiamo, come recita il tema di questa edizione: ma cosa accade in una navigazione, simbolica o reale, quando viene meno ciò che la muove? Cos’è, letterariamente, la Calma piatta. Ne discutono venerdì 5 alle 20.30 (Bastione Santa Croce) Francesco Maino, avvocato e scrittore, vincitore del Premio Calvino 2013 e ideatore del progetto “Piave Unesco, La geografica dei paesaggi culturali della Valle del Piave”, e la scrittrice e regista cinese Xiaolu Guo, con la conduzione di Vittorio Pelligra: cosa occorre alla nostra civiltà per ricominciare a progredire? La fame è il grande motore dello sviluppo, la tecnologia abbonda, eppure sembra mancare la voglia di ripartire, di far soffiare il vento… All’opposto della bonaccia, Con tutta la forza del vento (sabato 6 giugno, ore 19, Bastione Santa Croce) l’insegnante, regista e scrittrice Angelica Edna Calo Livnè – fondatrice e direttrice artistica della Fondazione Beresheet LaShalom, già candidata al Nobel per la Pace – racconta a Daniela Finocchi la sua esperienza di impegno civile e artistico per un mondo che veda le diverse culture incontrarsi e non scontrarsi. E il vento è ancora protagonista nel dialogo fra gli autori Cristiano Cavina e Marco Missiroli, condotto da Davide Ruffinengo: La forza delle parole (sabato giugno ore 18.30, Chiostro della Facoltà di Architettura) se usate bene, le parole possono generare una corrente, un movimento, un’azione travolgente che alimenti nuove speranze, quel pensiero nuovo e reattivo indispensabile al dinamismo di una società. Infine, dal vento alla tempesta letteraria di un Face 2 Face: è quanto accade sabato 6 giugno fra lo scrittore Tommaso Pincio e il giornalista Antonio Prudenzano, arbitrati da Armando Massarenti (ore 20, Chiostro della Facoltà di Architettura), a confronto per capire se il mondo parallelo di internet, che offre infinite possibilità ma anche dipendenze e illusioni collettive, stia cambiando in meglio o in peggio la letteratura, insieme alle nostre identità.

LEGGENDO NEL MOSAICO DELLE LINGUE

Il festival ha da sempre una predilezione per le lingue, rappresentanti e strumenti di contaminazione culturale, ricchezza di tradizioni e identità. Per questo non poteva mancare un’immersione nel mondo della traduzione, domenica 7 giugno: Contra viento y marea (ore 18, Chiostro della Facoltà di Architettura) vede l’incontro fra gli autori e traduttori Massimo Bocchiola, Ilide Carmignani e Katia de Marco, moderati da Ottavio Olita, con il compito di spiegare gli affascinanti meccanismi psicologici che legano gli scrittori ai loro traduttori e questi ultimi ai lettori. Subito a seguire le acque si fanno più agitate e appassionanti nel tentativo di navigare Oltre i confini di Babele: alla ricerca delle fonti dell’ordine, guidati dal linguista e neuroscienziato Andrea Moro (ore 19.30, Chiostro della Facoltà di Architettura) alla ricerca del nesso fra ciò che diciamo e ciò che nella nostra mente l’ha generato, oggetto del suo ultimo studio pubblicato da Il Mulino.

VIAGGIO NELLA SCIENZA, FRA MEDICINA, MENTE E DIVERSITÀ

Fra i viaggi che Leggendo Metropolitano propone al suo pubblico vi è quello fondamentale nel mondo della ricerca scientifica e della medicina. Si comincia con una navigazione dagli esiti potenziali inimmaginabili, il giovane neuroscienziato Martin Monti conduce il pubblico attraverso Le rotte della coscienza (venerdì 5, ore 18.30, Chiostro della Facoltà di Architettura): quelle nascoste nel cervello, che contribuiscono a plasmare la nostra percezione del mondo e che se adeguatamente mappate potrebbero consentire di comprendere e spiegare il rapporto fra coscienza, decisione e volontà. Ma l’esplorazione scientifica non finisce qui: il Premio Nobel per la Chimica Aaron Ciechanover introdotto da Gianvito Martino, presenta al pubblico La rivoluzione della medicina personalizzata (sabato 6 alle 20, Piazza Palazzo), ovvero i traguardi raggiunti dalla ricerca biomedica e le immense possibilità offerte dalle cure costruite su misura a partire dal Dna di ciascuno di noi. E al confine fra neuroscienza, psichiatria e i modi in cui la letteratura può raccontare le spire della mente umana, i due incontri conclusivi della settima edizione di Leggendo Metropolitano offrono un finale all’insegna della grande letteratura internazionale: domenica 7 giugno alle 20.30 (Bastione Santa Croce) John Hemingway racconta a Cesare Martinetti cos’ha significato essere nipote di Ernest Hemingway, in cosa è consistito Il soffio dell’eredità – quella discendenza che può essere leggera come una farfalla o pesante come un fardello, una fortuna o una catena per il libero arbitrio –, mentre alle 22 (Piazza Palazzo) con la lectio FolleMente lo scrittore inglese Patrick McGrath svela al pubblico i mille volti della follia (al centro del suo romanzo Follia, Adelphi) e delle deviazioni, spesso lucidissime, di cui solo la nostra psiche è capace, lì dove esperienza personale e creazione letteraria si incontrano.

 

OLTRE LEGGENDO

Negli anni Leggendo Metropolitano ha costruito intorno a sé e ha ispirato con le sue riflessioni un’importante rete di spin off che fra corsi, workshop, performance creative e attività ludico-formative costituiscono una fondamentale integrazione all’offerta culturale del festival. A cominciare dal BOOK CAMP, rivolto ai ragazzi fra i 12 e i 18 anni, che grazie all’incontro con scrittori, scienziati, filosofi e giornalisti, hanno l’occasione di scoprire nuove professioni e magari in una di esse riconoscere ciò che vogliono fare “da grandi”. Presso i Giardini Pubblici, alcuni ospiti del festival si racconteranno al pubblico di giovanissimi: venerdì 5 giugno, alle 9.30 si inizia con il tema delle radici, insieme a Xiaolu Guo, che parla di un viaggio Oriente, Occidente A/R e, con Luca Molinari che spiega La città come la vedo io (ore 10.30) Esercizi di pensiero alle 10 con Diego Fusaro e La filosofia per tutti. L’indomani, sabato 6, alle 9.30, Francesca Paola Casimiro Gallo racconta la sua esperienza in La casa che mi ha accolto, a seguire dopo La rotta della scienza appuntamento alle 10 con Gianvito Martino, mentre Vinicio Capossela, alle 10.30, narra Il viandante che è in me. Domenica 7 giugno, i giovani di Book Camp incontrano alle 9.30 Marco Missiroli che racconta il passaggio Dalla Curva alla letteratura, e a seguire ascoltano i Racconti di scuola di Cristiano Cavina (ore 10). Infine, alle 10.30 la testimonianza di Angelica Edna Calo Livné in Educazione al dialogo in armonia. Il campus è gratuito (tutte le informazioni sono disponibili su www.leggendometropolitano.it).

 

E mentre gli adolescenti saranno impegnati nei Giardini Pubblici, i più piccoli avranno il loro da fare con le divertenti attività ludico-formative di Coder Dojo Cagliari, un laboratorio di creatività informatica e di programmazione giocosa, che si ispira al movimento internazionale Coder Dojo. Il 5 e 6 giugno, per i bambini dai 7 ai 10 anni appuntamento al centro d’arte e cultura Il Ghetto, in via Santa Croce: dalle 18 alle 20.30 i piccoli partecipanti, accompagnati da un genitore, saranno introdotti all’arte della programmazione in maniera informale e divertente. Durante l’incontro verranno fornite le indicazioni principali per imparare a creare un semplice gioco con il programma Scratch. Poi i bambini dovranno realizzare una loro animazione da soli.

 

Ricca anche la sezione didattica per i ragazzi più grandi e gli adulti, con due workshop (a iscrizione obbligatoria) da due giorni e un seminario il sabato. Si comincia con Scrivere un disegno, disegnare una scrittura, un altro modo di leggere la Divina Commedia, laboratorio creativo ed espressivo a cura di Angelo Monne incentrato sulla grafica editoriale e l’illustrazione, aperto agli over 15 appassionati di lettura e scrittura: l’appuntamento è venerdì 5 dalle 15 alle 18 e sabato 6 dalle 10 alle 13. Stessi giorni e orari per il workshop sul giornalismo culturale Educare alla lettura, a cura di Armando Massarenti: due incontri, per gli over 17, che offriranno una panoramica sui tanti diversi temi e tipologie di lavoro. Sabato 6 è in programma anche il seminario Tradurre per mestiere, a cura di Massimo Bocchiola e dedicato all’arte della traduzione letteraria (dalle 9.30 alle 12.30). Tutte le informazioni sulle attività didattiche sono disponibili su www.leggendometropolitano.it e www.ilibriaiutanoaleggereilmondo.it.

 

Nel più autentico spirito della navigazione mossa dal vento, Sulle rotte di Lawrence. La poesia della Natura, è invece il progetto dedicato all’intreccio fra poesia, territorio e narrazioni, nato dalla collaborazione con il gruppo del Grand Tour e del Comune di Serri. Poeti e musicisti attraversano l’Italia con un Grand Tour Poetico a tappe in tutta Italia che sabato 6 giugno raggiunge Cagliari. Dalle 9 alle 17 un’avventura outdoor fra il centro della città e il Sito Archeologico Santa Vittoria a Serri, un santuario nuragico che fa da teatro suggestivo al dialogo fra i poeti Franco Buffoni, Pietro Berra, Flaminia Cruciani e Gianpaolo Mastropasqua (promotori del Grand Tour), e che durante la visita ospita alcuni artigiani intenti in antichi mestieri come la panificazione e la fregola. Perché anche la tradizione è poesia.

Intanto, aspettando Leggendo Metropolitano a giugno, un originale “social leitmotiv” di avvicinamento: la Mappa sentimentale di Cagliari, un progetto di storytelling su Instagram per contribuire alla scoperta di luoghi e angoli della città con i quali si ha un legame speciale. L’invito è a raccontarli con uno scatto e una frase che spieghi perché li si è scelti, taggandoli con l’hashtag #mappasentimentale, fino al 20 maggio 2015. Agli autori delle 10 foto-storie più interessanti saranno consegnati dei gadget di Leggendo Metropolitano.

 

Tra le novità dell’edizione 2015, il Progetto Gulliver, ideato e voluto da Saverio Gaeta, e inserito nei contenuti delle Città del Libro: un’iniziativa che porta i volontari di tutti gli eventi culturali a partecipare a percorsi formativi itineranti in giro per l’Italia e l’Europa. Nello scorso novembre un team di volontari di Leggendo Metropolitano è stato coinvolto nel Pisa Book Festival. L’edizione 2015 del festival accoglie, nell’ottica dello scambio culturale, un gruppo dal Pisa Book Festival, ma non solo: arrivano volontari anche da Libri come, la Festa del libro e della lettura di Roma, e da Trame, il festival letterario di Lamezia Terme.

www.leggendometropoitano.it

 


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