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VOCE DEL VERBO MODA

Un esperto come Bradley Quinn, giornalista e studioso inglese del tessuto, “predice” la totale scomparsa dell’industria tessile entro il 2090 e la conseguente sovrapposizione tra tessuto e tecnologia, ipotizzando la creazione di broccati realizzati con fili al neon. Avendo da alcuni anni il Circolo dei lettori messo al centro della propria riflessione la cultura della moda, per la terza edizione di Voce del Verbo Moda (circololettori.it), in programma dal 22 al 25 ottobre 2015, dedica un articolato storytelling alla “sapienza dell’intreccio” coinvolgendo designer, stilisti, imprenditori, costumisti e fotografi.

Concepito per narrare come si coniuga il verbo della moda, attraverso le voci, le esperienze e i saperi dei tanti ospiti italiani e internazionali, il racconto di Voce del Verbo Moda per l’edizione 2015 è suddiviso in sezioni che costituiscono, metaforicamente, trama e ordito del programma.

In Storie sul filo rientrano gli incontri dedicati al tessuto: la Factory Missoni, la cui filosofia si basa sul dialogo costante tra colore e filati; Daniel Roher, project e product manager della nuova linea di tessuti F-ABRIC del brand svizzero Freitag; la designer indiana Asha Sarabhai che collabora con Issey Miyake ed è impegnata nella difesa della tradizione del Khadi, tessuto interamente lavorato a mano tipico del suo territorio. E ancora il dialogo a tre voci tra le stiliste di ricerca Genevieve Xhaet, creatrice di una linea di flappers, copricapi e turbanti ispirati alla moda anni ’20, Laura Strambi, che realizza abiti basati su filati rigorosamente ecofriendly, biologici e con certificato di tracciabilità e la designer Paola Volpi, i cui gioielli ricordano la trama del tessuto.

Toccherà al collezionista e imprenditore Giovanni Bonotto, la cui fabbrica lavora tessuti tradizionali attraverso macchinari degli anni ‘50, parlare della sua filosofia aziendale in dialogo con la curatrice d’arte contemporanea Caroline Corbetta; il progetto St.of.fa, stories of fashion, che dal 2012 ha “cucito” un racconto corale di eccellenze biellesi, e di cui parleranno gli imprenditori Nino Cerruti di F.lli Cerruti, Ercole Botto Poala di Reda, Vasilly Piacenza di Lanificio Fratelli Piacenza, Paolo Zanone di Lanifico Subalpino e Ferdinando Botto Poala di Lanificio Botto Giuseppe.

Non solo stoffa è la sezione che offre una panoramica a 360 gradi sullo stile e sulla moda, basata sul coinvolgimento di differenti discipline che spaziano dalla fotografia al cinema alla letteratura. In programma gli incontri con il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Luca Guadagnino che con la sua casa di produzione Frenesy ha realizzato alcuni Fashion Films, pillole cinematografiche che raccontano visivamente la moda e che saranno proiettate al Cinema Classico in occasione della rassegna realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e Aiace – Centro Nazionale del Cortometraggio; il fotografo di moda Giovanni Gastel, nipote di Luchino Visconti, che negli anni ha collaborato per riviste quali Vogue ed Elle e che il giorno dell’inaugurazione scatterà al Circolo dei lettori la sua istantanea “torinese”; l’omaggio a Roland Barthes in occasione del centenario della nascita, sul rapporto tra la moda e il tempo, trattato nella scrittura, nella musica e nel cinema con Letizia Muratori, Marco Malvaldi e Andrea Jublin coordinati da Nicoletta Polla Mattiot, direttore di “How to Spend it Il Sole24Ore”. Un’indagine sul legame tra il vestito e il corpo, perché, come disse Barthes “Il vestito riguarda tutta la persona, tutto il corpo, tutti i rapporti dell’uomo con il suo corpo, così come i rapporti del corpo con la società”.

I percorsi museali, realizzati in collaborazione con Palazzo Madama, il Museo Egizio e il MAO saranno dedicati all’impiego del tessuto nei diversi secoli; i workshop per adulti e bambini insegneranno la storia del tessuto, le sue tecniche di lavorazione e i suoi possibili impieghi, come in La moda nel passato e i suoi tessuti ideato e realizzato con il Laboratorio Restauro Manufatti Tessili, Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali La Venaria Reale, per scoprire e conoscere filati e stoffe a partire dalla loro rappresentazione nelle opere d’arte; e il workshop sul Japanese Wrapping con Serena Campelli, dedicato alla tecnica giapponese “furoshiki” di incartare i regali con il tessuto per personalizzarli e renderli unici.

Per indagare come vengono “indossati” i capi lanciati dai marchi mass market una volta che entrano nel guardaroba delle persone, il progetto Denim Street Style coinvolgerà gli studenti di alcuni centri italiani di formazione sulla moda di Torino, Milano e Bologna, che fotograferanno per le vie cittadine gli usi e gli impieghi più inconsueti del denim, tessuto camaleontico che ha saputo restare un must per tutte le generazioni, pur reinventandosi continuamente. Il progetto culminerà nell’incontro Finché c’è jeans… c’è speranza, in programma domenica 25 ottobre: un dialogo a più voci con Maurizio Crivellari, Creative Director and Special Projects di Diesel e i tutor ragazzi del progetto Denim Street Style.

Voce del Verbo Moda coinvolgerà creativamente la città con le Fashion Pills, appuntamenti, in programma giovedì 22 ottobre, negli spazi della moda di ricerca a Torino, durante i quali i negozi coinvolti realizzeranno un evento o una performance sul tessuto e accompagneranno i visitatori alla scoperta delle trame.

Il progetto La moda parla francese, realizzato dagli studenti del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino in collaborazione con Archivio Fondazione Zegna e ATL Biella, è un dizionario dei termini francesi usati per identificare tessuti e che sono diventati universali, come chiffon, voile, georgette. Un vademecum per conoscere i sorprendenti impieghi dei filati e la preziosità di alcuni abiti.

Creare una liaison tra moda e cibo: questo l’intento di Couture Kitchen l’appuntamento, in programma domenica 25 ottobre, che metterà in relazione lo stilista Walter Dang,

Eleonora Guerini, esperta di cibi e vini, Luca Ferrua, giornalista appassionato di cucina, Bob Noto, food photografer e Barney’s il bar del Circolo dei lettori. Eleonora Guerini utilizzerà il cibo come fosse un tessuto pregiato per “cucire” assaggi gustosi e “sensoriali” mentre Walter Dang farà corrispondere a ogni piatto un abito creato sul momento in una performance live con tessuto, manichini, e spilli. La performance sarà imbastita grazia all’abilita di Bob Noto e Luca Ferrua nell’intessere una conversazione a due voci sull’immagine e l’estetica del cibo, sull’idea che il piatto sia un “oggetto” da guardare oltre che da gustare. Degustazione di tre assaggi accompagnati dai vini offerta da Damilano, al termine dell’incontro.

Nell’ambito di Voce del Verbo Moda, il Circolo dei lettori dedicherà al tessuto alcuni itinerari di stile in poli e aziende italiani e non. Ci sarà occasione di visitare il Lanificio Fratelli Piacenza a Pollone, in provincia di Biella, il Museo MAGA a Gallarate, con la mostra Missoni – l’arte, il colore, la Fondazione Antonio Ratti e il Museo del tessuto a Como. Gli itinerari si concluderanno a dicembre con la visita a Zurigo, durante la quale i partecipanti visiteranno la fabbrica di Freitag, il cui brand è divenuto famoso nel mondo per le borse e gli accessori realizzati con teloni di camion, airbag di automobili e camere d’aria di biciclette tagliati a mano e trasformati in esemplari unici.

A far da sottofondo al racconto della moda dal 22 al 25 ottobre, la Fashion Playlist, una classifica musicale che racconta in note le sensazioni tattili dei tessuti ma anche quelle più “meccaniche” dei telai e delle macchine da cucire impiegati per la loro realizzazione. La playlist di Voce del Verbo Moda, realizzata a partire dalle canzoni suggerite da ospiti e relatori dell’edizione, accompagnerà l’apertura e la chiusura di tutti gli appuntamenti.

Voce del Verbo Moda è un progetto del Circolo dei lettori di Torino, realizzato con Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e con il contributo di CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.

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