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Un mese di giugno nel segno della libertà per il percorso di avvicinamento all’Ottocentenario dell’Università di Padova: protagoniste attesissime Tawakkol Karman, Rula Jebreal e Michela Murgia

1 giugno 2021. Libertà di rivendicare ed esercitare i propri diritti, libertà di essere donne indipendenti, libertà di ricerca e di pensiero: su queste tre declinazioni di uno dei concetti da sempre più legati all’essenza stessa dell’essere umano si dipanano le riflessioni che l’Università di Padova propone in tre appuntamenti diversi nell’ambito della programmazione culturale per le celebrazioni dei suoi primi otto secoli di storia.

Si comincia con due Padua Freedom Lectures, il ciclo di incontri con ospiti d’eccezione del panorama nazionale e internazionale dedicato a quell’idea di libertà così connaturata allo spirito dell’Ateneo padovano da essere il cuore del suo motto: venerdì 4 giugno alle 17 in diretta sul sito dell’università www.unipd.it e sul canale YouTube (@UniPadova), la Premio Nobel per la Pace (2011) Tawakkol Karman, giornalista yemenita, politica e attivista per i diritti umani, spiegherà perché Freedom is Peace is Freedom, ovvero in che modo la libertà sia l’ingrediente fondamentale per costruire la pace, e viceversa. Fondatrice nel 2005 dell’associazione “Giornaliste senza catene” (in difesa della libertà di stampa), protagonista nel suo Paese della primavera araba e più volte arrestata, Tawakkol Karman, dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Rosario Rizzuto, verrà introdotta da Annalisa Oboe, Prorettrice alle Relazioni culturali sociali e di genere per discutere della sua lotta in prima linea per la difesa dei diritti fondamentali, l’emancipazione femminile e l’affermazione della democrazia con Paolo De Stefani, professore di Diritto internazionale e di Tutela internazionale dei diritti umani presso l’Università di Padova, direttore nazionale per l’Italia del Master Europeo in Diritti umani e democratizzazione del Global Campus of Human Rights.

La seconda Freedom Lecture vede protagonista la pluripremiata giornalista, scrittrice e docente universitaria Rula Jebreal, che mercoledì 16 giugno alle 17 nell’Aula Magna di Palazzo Bo dell’Università di Padova (e in diretta sul sito www.unipd.it e sul canale YouTube @UniPadova) inviterà a riflettere durante l’intervento L’arco della parità. Come le donne stanno costruendo un futuro finalmente inclusivo, una testimonianza e insieme un manifesto in difesa della parità di genere e della liberazione delle donne. A introdurla, la Prorettrice Annalisa Oboe. Esperta di questioni mediorientali e da sempre attiva in favore dei diritti umani, Rula Jebreal metterà a fuoco le devastanti conseguenze fisiche, psicologiche e sociali delle violenze subite dalle donne ancora oggi, come pure il loro indomito coraggio nel rialzarsi sempre di nuovo, in ciò addestrate da secoli di soprusi. Come racconta anche nel suo ultimo libro Il cambiamento che meritiamo (Longanesi, 2021), sono proprio le donne, con la loro memoria e la loro forza, le guide più indicate per tracciare la giusta strada verso un futuro degno delle speranze delle bambine e dei bambini di oggi.

L’ultimo appuntamento nel nome della libertà si ricollega al tema dell’emancipazione e dell’empowerment femminile: venerdì 25 giugno, alle 17 nell’Aula Magna di Palazzo Bo dell’Università (e in diretta sul sito  www.unipd.it e sul canale YouTube @UniPadova) si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio di studio intitolato a “Elena Lucrezia Cornaro Piscopia Università degli Studi di Padova”, assegnato dall’Università a laureate e laureati dei corsi di magistrale e a giovani ricercatrici e ricercatori, le cui attività siano propulsori di cambiamento verso la piena realizzazione del potenziale professionale, culturale e accademico delle donne.

Giunto quest’anno alla terza edizione, il Premio è intitolato alla prima Alumna dell’Ateneo patavino, laureata in filosofia il 25 giugno 1678 e prima donna a ottenere un titolo universitario in età moderna: l’obiettivo è incentivare l’impegno e il contributo in favore di un riconoscimento pieno del ruolo intellettuale delle donne nella storia, della loro libertà di espressione e ricerca in ogni epoca, per il progresso in tutti i settori del sapere e dell’agire umano.

Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Rosario Rizzuto, del Presidente dell’Associazione Alumni, del Presidente dell’Associazione degli Amici e di Solgar Italia Multinutrient Spa, la Prorettrice Annalisa Oboe introdurrà la scrittrice Michela Murgia, scelta per la sua instancabile opera di racconto e denuncia delle disuguaglianze e discriminazioni, in particolare quelle che vedono protagonisti i giovani e le donne, prenderà la parola per una lectio sull’importanza delle parole per costruire, nei fatti, un futuro di autentica parità di genere. Nel suo libro Stai zitta (Einaudi, 2021), infatti, ha squarciato il velo di indifferenza che troppo spesso porta ad accettare un uso violento del linguaggio nei confronti delle donne ma anche a considerare normali locuzioni o generalizzazioni che appaiono innocue ma in realtà nascondono un dislivello di diritti spesso foriero di autentica morte civile. Al termine della conferenza, si procederà alla consegna del Premio.

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