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Si conclude oggi con successo la tredicesima edizione del Festival della Scienza

Genova, 1 novembre 2015. Un festival global, crocevia delle delegazioni scientifiche da tutto il mondo. Partecipato, con un pubblico che ha affollato, entusiasta, tutte le sedi di un evento sempre più diffuso e capillare. E più che mai ancorato nell’oggi, perché affronta le questioni di interesse pubblico, dalla salute all’alimentazione. Con oltre 180 mila visite in undici giorni e grandi ospiti internazionali: si chiude oggi la tredicesima edizione del Festival della Scienza, che dal 22 ottobre al primo novembre ha animato Genova nel segno dell’Equilibrio. In equilibrio lo sono stati davvero, questi giorni di invasione della città da tutte le parti del mondo, una vera capitale internazionale della scienza, quest’anno in particolare, con l’adozione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite in qualità di ospite d’onore. Equilibrio tra i temi dell’attualità, a cui è stato dedicato un nuovo ciclo di incontri per affrontare tutti i temi caldi che pervadono il nostro oggi, dalle vaccinazioni agli OGM, e informare i cittadini rendendoli più consapevoli. Al punto che gli scienziati, ormai, vivono il festival come piattaforma per veicolare messaggi importanti.

Ancora equilibrio, tra realtà e sogno: quell’anelito che spinge fino nello spazio, come “un moderno Ulisse alla ricerca dell’infinito”. Con queste parole, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha presentato in un Palazzo Ducale con code da concerto rock la grande superstar del festival: Samantha Cristoforetti, @AstroSamantha. Che ha affascinato, commosso e divertito. “Eravamo un’italiana, un russo e un americano – ha raccontato, tuta spaziale e sorriso disarmante – come in una barzelletta”. Riuscendo a ispirare, con il suo volo, i tantissimi giovani presenti. Tanto che un bambino ha preso in mano il microfono e le ha chiesto: “Ma per fare gli astronauti bisogna essere speciali o basta essere normali?”.

Di speciale, in questa full immersion di scienza e diffusione, punto di riferimento per la divulgazione scientifica in Italia che ha coinvolto tantissimi studenti e curiosi che hanno affollato le tante sedi, invadendo in modo capillare le sedi più prestigiose della città con laboratori, conferenze, mostre e spettacoli, era – anche – il pubblico. Che ormai è affezionato al festival, tanto che qualcuno ha portato torte a chi organizza le conferenze. Un pubblico giovane, composto dai tantissimi allievi delle scuole, target storico e privilegiato: un’attenzione che si declina con la quarta edizione del progetto Futuro Prossimo, Nuove Prospettive per immaginare il proprio domani, il progetto Orientascienza, con cui il Festival partecipa a #costruiamocilfuturo, l’iniziativa di orientamento lanciata dalla Regione Liguria, che si sviluppa attraverso diversi eventi indirizzati agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori. E con Leggere la scienza, il progetto con cui il Festival ha aderito a Libriamoci, le giornate dedicate alla lettura a voce alta nelle scuole l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) – attraverso il Centro per il libro e la lettura.

Il Festival ha ormai il carattere e la missione di servizio pubblico – spiega la presidente del Festival Manuela Arata un punto di riferimento per informarsi su temi attuali, su cui spesso c’è molta incertezza. Questo è il luogo sempre più globale dove si incrociano le delegazioni provenienti da tutto il mondo: quella dei cinesi, da Shangai e da Pechino. Quella della Turchia, che sarà il Paese ospite l’anno prossimo, quella dal Giappone, ospite nel 2017”.

Il Festival è un luogo di formazione per eccellenza – ha sottolineato Vittorio Bo, direttore del Festival – e ci fa riflettere sull’attenzione e la qualità del pubblico. Grazie alle conferenze, agli incontri, alle mostre, si crea uno scambio che spinge alla conoscenza, alla condivisione. Alla formazione di un pensiero critico”.

Il Festival della Scienza è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il sostegno istituzionale di Regione Liguria, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Compagnia di San Paolo, storico sostenitore del Festival. L’edizione di quest’anno è realizzata anche grazie al supporto economico di molti altri enti sostenitori e sponsor, tra cui Commissione europea, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Genova, Università degli Studi di Genova, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, Finmeccanica, IREN, ERG, Banca Carige, Poste Italiane, Coop Liguria, Intesa Sanpaolo, Costa Edutainment, SAAR e JEOL.

I numeri

Mostre e laboratori hanno invaso Genova, con un Festival diffuso che ha visto le varie sedi – da Palazzo Ducale a Palazzo della Borsa, dall’ex Ospedale psichiatrico di Quarto fino all’Osservatorio astronomico del Righi – ancora più affollate.

  • Oltre 180 mila visite in undici giorni di Festival;

  • 311 eventi;

  • 398 relatori;

  • 52 location;

  • 27 mila visite a Palazzo Ducale, solo per mostre e laboratori;

  • 17 mila visite in Piazza delle Feste, che si è confermata una vera e propria cittadella della Scienza;

  • 10 mila visite ai soli Magazzini del Cotone, al Porto Antico.

Gli eventi più seguiti

L’attualità e le grandi sfide mondiali hanno incuriosito gli spettatori, che si sono messi in coda per Jared Diamond, fisiologo, ornitologo, geografo, autore del fondamentale saggio Armi, acciaio e malattie, vincitore del Premio Pulitzer.

Hanno affollato gli incontri dedicati alle false credenze sull’alimentazione, come quello con Tim Spector su Il mito della dieta, e per Conosci i tuoi polli, question time per sfatare le false credenze sulla nutrizione, Contro natura: dagli OGM al “bio”, sulle verità nascoste del cibo che portiamo in tavola. Le nuove frontiere della biologia hanno attratto il pubblico, numeroso all’incontro con Sheref Mansy Creare una cellula artificiale e a quello dedicato al futuro della medicina Biotecnologie per la salute. Fino alle nuove scoperte grazie alle neuroscienze, alle scienze cognitive e all’informatica sul cervello biologico e sul suo funzionamento, raccontate da Tomaso Poggio, direttore del laboratorio di intelligenza artificiale del MIT di Boston, in Svelare il mistero dell’intelligenza. Il genetista Edoardo Boncinelli ha incantato il pubblico, raccontando il viaggio lungo sette secoli della scienza, il tempo che divide Dante Alighieri da Albert Einstein. Seguitissimi anche la dimostrazione al violino, pianoforte e lavagna di Eugenia Cheng e l’omaggio del Festival a Luca Ronconi.

Molto affollato l’incontro con Giorgio Parisi, professore di Fisica Teorica presso l’Università di Roma La Sapienza in Cercando l’infinito, l’omaggio che il Festival della Scienza ha tributato a uno dei pionieri della divulgazione: Tullio Regge. Applauditi e accolti da superstar anche i protagonisti di Rosetta, la missione che per la prima volta ha fatto atterrare un lander sul nucleo di una cometa (la 67P/Churyumov-Gerasimenko): Andrea Accomazzo, Amalia Ercoli-Finzi e Cesare Barbieri, che a Palazzo Ducale hanno raccontato la visionaria missione di vedere una cometa da vicino. Anzi: “Accarezzarla”.

A cento anni dalla formulazione della Teoria della Relatività Generale da parte di Albert Einstein, la sua storia è stata raccontata da Giovanni Amelino-Camelia, che ha affascinato il pubblico della Sala del Maggior Consiglio. E ha mostrato l’equilibrio misterioso tra Einstein e Dirac, un equilibrio misterioso con Vincenzo Barone e Giulio Giorello.

Molto apprezzati gli incontri del Global Systems Science, il progetto finanziato dalla Commissione europea dedicato alla ricerca nell’ambito dell’applicazione della scienza dei sistemi e dell’analisi dei dati alle sfide globali.

La scienza si è fatta anche spettacolo: il Festival, quest’anno, ha organizzato otto rappresentazioni molto apprezzate a metà tra teatro e scienza come Light Mistery, Un equilibrio sopra la follia, Dialogo sopra una simmetria perduta e 8558 Hack.

Il festival ha fatto il pieno di eventi da tutto esaurito: come A scuola di equilibrio, 9mesi e i laboratori al Planetario INAF. Grandi numeri anche per i laboratori Diversamente equilibrati… di natura, Scienziati squilibrati, Equilibrio di Nash, MasterRobot, Light Show, il robot iCub e Fisica in moto.

Molto apprezzate per la loro qualità le mostre Enrico Fermi al Museo di Storia Naturale Doria, in occasione dell’Anno Internazionale della Luce proclamato dalle Nazioni Unite, Equilibrium a cura del Museo Ferragamo e allestita al Palazzo Grimaldi della Meridiana e 2015: ritorna al futuro! sui temi dell’eco-sostenibilità (a cura di IREN) a Palazzo Ducale.

Le collaborazioni

Il Festival si è distinto per la varietà e la qualità degli ospiti italiani e stranieri – davvero di altissimo livello – oltre che per l’adesione di tutti i principali istituti di ricerca nazionali. L’interesse del mondo istituzionale è ancora aumentato con la preziosa partecipazione di diversi ministeri, sempre più protagonisti dei contenuti del Festival.

Il Ministero della Difesa quest’anno ha partecipato al Festival con tutte le Forze Armate presentando un programma diversificato di attività interattive, laboratori e conferenze. Anche il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è stato presente con incontri dedicati ai temi di frontiera della ricerca scientifica.

Nella composizione del programma hanno giocato un ruolo fondamentale gli enti scientifici che hanno preso parte attiva al Festival attraverso la realizzazione di eventi di grande qualità. Moltissime sono state infatti le iniziative realizzate direttamente dagli enti scientifici che fanno parte della compagine associativa, come Centro Fermi – Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, INAF – Istituto Nazionale Astrofisica, INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Inoltre, a riprova dell’interesse di tutta la comunità scientifica italiana nei confronti della manifestazione, hanno confermato la loro partecipazione progettuale all’edizione di quest’anno AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Ente ospedaliero Ospedali Galliera, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Giovanni Armenise-Harvard, Istituto Superiore di Sanità, Medici Senza Frontiere, SIBPA – Società Italiana di Biofisica, Società Italiana di Fisica, e varie università Italiane.

Molte le collaborazioni nell’ambito della comunicazione: Radio3 Scienza, laeffe, Scienza in rete, Media Inaf e molti altri hanno contribuito a far scoprire il Festival a un pubblico virtuale sempre più ampio.

La copertura mediatica

Confermata come qualità e quantità l’attenzione dei mass media nei confronti del Festival, che ormai è diventato un appuntamento consolidato e atteso anche per il mondo della comunicazione: da un primo parziale monitoraggio risulta la straordinaria copertura di 1883 articoli pubblicati (+450 rispetto al 2014) su grandi, medie e piccole testate nazionali e locali (periodici, quotidiani, agenzie, media on line). Si aggiungono articoli in rete, post sui blog, gallery fotografiche e video online.

La copertura televisiva e radiofonica è stata eccezionale: 95 servizi radio e tv in onda su testate locali e nazionali come Tg1, Tg2, RaiNews24, Rai Scuola, Studio Aperto, Rai Radio1, Rai Radio2, Rai Radio3, Radio 24, Radio Number One…

I media genovesi hanno ancora una volta seguito con passione e attenzione il Festival garantendo una copertura quotidiana ricca, varia e di grande qualità.

Il sito ufficiale www.festivalscienza.it si è confermato il principale strumento di informazione del Festival, con oltre 65 mila visitatori unici nel periodo della manifestazione.

Su Facebook, aumentano i like: da 11.500 a 12.100. Inoltre, si è passati da una copertura media di 2000 post su Facebook a inizio Festival fino a più di 20 mila: la copertura totale dei post è stata di oltre 100 mila. E la pagina Facebook del Festival ha raggiunto oltre 90 mila utenti dall’Italia e 10 mila dall’estero. Sono cresciuti anche i follower su Twitter: da 5000 a 7000.

IL FESTIVAL DELLA SCIENZA 2016

Il Festival della Scienza dà appuntamento alla quattordicesima edizione, a Genova dal 27 ottobre al 6 novembre.

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