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National Geographic Festival delle Scienze | LE CAUSE DELLE COSE

Roma, Auditorium Parco della Musica
16 – 22 aprile 2018

«Felice è colui che ha potuto conoscere la causa delle cose.»
Virgilio

Lo studio delle cause e delle relazioni causali è un tema fondamentale in ambito scientifico e filosofico, ma è difficile immaginare una qualsiasi attività umana che non abbia a che fare con un’intricata rete di relazioni di causa-effetto. Al tempo stesso universale e controverso, pilastro di discipline cruciali della contemporaneità come la statistica, l’ingegneria e l’informatica, questo concetto è il tema della XIII edizione del National Geographic Festival delle Scienze, in programma all’Auditorium Parco della Musica di Roma da lunedì 16 a domenica 22 aprile 2018 con oltre 340 eventi, di cui più di 40 incontri con scienziati di livello internazionale, filosofi, ricercatori, innovatori, artisti e oltre 200 attività educational per bambini e ragazzi.

Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma e co-diretto da Vittorio Bo e Jacopo Romoli, il National Geographic Festival delle Scienze è realizzato insieme a National Geographic, ASI – Agenzia Spaziale Italiana e INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, con il sostegno di Roma Capitale, MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con la collaborazione scientifica di CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e con la partecipazione di Unesco-L’Oréal e Fondazione Benetton. Partner sono Leonardo Company (per l’educational), Enel Green Power e Poste Italiane (progetto Eureka! In Biblioteca). Main technical partner sono ECONYL® brand e Radici Moquette. Sky, main media partner, proporrà all’interno del Festival una serie di iniziative, raccontando inoltre per tutta la settimana l’evento in diretta dall’Auditorium. Confermata la partnership con Radio3 Scienza, che – da venerdì 20 a domenica 22 – racconterà il Festival in diretta dal foyer. Il National Geographic Festival delle Scienze è parte del programma di EUREKA! Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale.

Suddiviso in quattro macro-temi a struttura binaria (“Terra e Ambiente”, “Pensiero e Creatività”, “Società e Legge”, “Tecnologia e Realtà”), il programma del National Geographic Festival delle Scienze prevede la presenza a Roma di scienziati di livello internazionale, filosofi, storici della scienza, giornalisti, esperti, impegnati in un ventaglio di suggestioni e appuntamenti molto ampio: si parlerà di diritti umani con Tawakkol Karman, l’attivista yemenita Premio Nobel per la Pace nel 2011, di viaggi nel tempo con lo scrittore James Gleick, di intelligenza artificiale con il giornalista Evgeny Morozov, dei misteri che si nascondono nelle profondità dei mari con l’oceanografa di National Geographic Sylvia Earle e delle prospettive legate al futuro mondo dei robot con il vicedirettore scientifico dell’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia Giorgio Metta, del rapporto tra letteratura e scienza con la scrittrice fantasy (e astrofisica) Licia Troisi e dell’avvento dei bitcoin con il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla e il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi.

La causalità sarà messa in relazione con il senso della libertà (dal videomaker Raoul Martinez), con il recupero del carpe diem (dal filosofo Roman Krznaric), con la musica e la creatività (in un appassionato dialogo tra Susan Rogers, ingegnere del suono di artisti come Prince e David Byrne, e Chrysta Bell, modella, cantautrice, attrice per David Lynch), mentre autorevoli accademici internazionali proporranno al pubblico stimolanti riflessioni sul rapporto tra l’uomo e la natura, tra i pensieri e le parole, tra le cause e il tempo, lambendo anche questioni delicate come quella dei crimini di stato.

Da sempre molto vicino a un’idea di ricerca scientifica universale e inclusiva, nel 2018 il National Geographic Festival delle Scienze crea una connessione con il premio L’Oréal-Unesco For Women in Science, il prestigioso progetto che da anni riconosce le migliori scienziate del mondo e che sarà protagonista a Roma di un incontro con Dominique Langevin e Rashika El Ridi (a cui si affianca idealmente un appuntamento sulle donne di successo nella scienza, organizzato dall’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Un’altra relazione speciale sarà quella con l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, che coincide con l’ultimo giorno del Festival (domenica 22 aprile) e sarà celebrata con una grande tavola rotonda in cui si raccoglieranno e racconteranno esperienze legate alla salvaguardia e al futuro del pianeta. Il vasto programma del Festival ospita anche i dialoghi matematici di Paolo Legrenzi e Piergiorgio Odifreddi, che racconteranno al pubblico (domenica 22) aneddoti e retroscena della saga di Pierre de Fermat.

Come sempre ricco e avventuroso è il programma degli spettacoli. Life: A Journey Through Time, straordinaria opera multimediale dedicata alla meraviglia della vita in tutte le sue forme, con musica di Philip Glass e le immagini del fotografo di National Geographic Frans Lanting. Per questa esecuzione, adattata per un ensemble musicale più piccolo dall’arrangiatore Michael Riesman, Tonino Battista dirigerà il Parco della Musica Contemporanea Ensemble, mentre il fotografo sarà a Roma e racconterà la genesi del progetto in un incontro speciale per gli studenti, che anticiperà il concerto la mattina di martedì 17 aprile. Altri appuntamenti da non perdere sono quelli con gli esperimenti “cosmici” di Lights and Waves Rhapsody. Racconto in musica a tre voci, con orchestra con Fulvio Ricci (INFN), Immacolata Donnarumma (ASI), Paolo D’Avanzo (INAF) e i jazzisti Danilo Rea, Paolo Damiani, Michele Rabbia con L’orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia; Cosmic Groove: Luci e suoni dall’Universo (a cura del GSSI – Gran Sasso Science Institute, con il Rettore del GSSI Eugenio Coccia, in cui l’astrofisica incontra un pianoforte e una sand artist); Divagazioni cosmiche. Dialogo semiserio sull’universo e la sua esplorazione, con Sara Zambotti e Massimo Cirri di Radio2 Caterpillar e i presidenti di ASI Roberto Battiston e INFN Fernando Ferroni.

Con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e RAI Teche, le immagini in movimento saliranno in cattedra nelle due proiezioni dei film Giordano Bruno di Giuliano Montaldo e I ragazzi di via Panisperna di Gianni Amelio (con l’intervento dei due registi, a cura di INGV e CNR), e nell’evento esclusivo di presentazione di Genius: Picasso, la nuova serie tv prodotta da Ron Howard per National Geographic, con Antonio Banderas nel ruolo del celebre artista.

Agli oltre quaranta appuntamenti del programma principale di Le cause delle cose si affiancano la mostra fotografica Sulle Tracce dei Ghiacciai – Alla ricerca del passato per un futuro sostenibile di Fabiano Ventura (promossa da Enel Green Power), la sezione Kids e il progetto Eureka! In Biblioteca. Dedicata agli studenti e costituita da laboratori, exhibit e altri eventi per le scuole, Kids comprende la finale nazionale del concorso FameLab Italia, i workshop realizzati in collaborazione con il Fablab Torino per avvicinare i ragazzi al mondo dei “makers”, le attività, i laboratori interattivi e il master di fotografia live al Bioparco di Roma e una fitta rete di iniziative che per una settimana trasformeranno l’Auditorium Parco della Musica in una vibrante cittadella della scienza, dove toccare con mano la magia della ricerca, della tecnologia e del coding. Tra i protagonisti ci sarà anche la sedicenne Valeria Cagnina, l’enfant prodige alessandrina che a 11 anni ha costruito il suo primo robot, a 13 è stata la più giovane Digital Champion italiana e nel 2017 ha aperto una scuola estiva di robotica per ragazzi. Oltre 200 appuntamenti in 24 biblioteche romane costituiscono invece il programma di Eureka! In Biblioteca, il progetto che durante il periodo del Festival porterà la scienza nei diversi municipi capitolini.

Le cause delle cose: TERRA & AMBIENTE

Un percorso per raccontare il passato e scoprire il futuro del nostro pianeta, che si apre idealmente con il viaggio nel tempo di Life e si chiude con la celebrazione dell’Earth Day. Costruita sulla base del lavoro del fotografo di National Geographic Frans Lanting, divisa in sette capitoli e con la partitura sinfonica di Philip Glass, Life: A Journey Through Time è un’opera che parla della creazione della vita, partendo dalla formazione della Terra e arrivando fino alla generazione dell’embrione. In programma martedì 17 aprile alle 21, nell’esecuzione del Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista, il concerto sarà anticipato nella mattina dello stesso giorno (alle 11) da una lezione-spettacolo per ragazzi condotta da Frans Lanting e Tonino Battista. Quale futuro per la Terra? è invece il nome dell’appuntamento che la sera di domenica 22 aprile alle 21 chiuderà il Festival. Dal 1970, il 22 aprile è la Giornata Mondiale della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta, che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in 193 paesi del mondo. Il National Geographic Festival delle Scienze partecipa con un incontro organizzato che ha come protagonisti Piero Martin e Alessandra Viola (autori di Trash. Tutto quello che dovreste sapere sui rifiuti), Peter Brannen (giornalista e autore di The Ends of the World, tra estinzioni passate e future), Tiziano Fratus (poeta, scrittore e autore di Il bosco è un mondo), Andrea Fantini (velista, autore di un’impresa transoceanica con una barca dall’equipaggiamento elettronico interamente alimentato da pannelli solari) e, come moderatore, il direttore di “Le Scienze” e dell’edizione italiana della rivista mensile “National Geographic” Marco Cattaneo.

Un’altra grande ospite internazionale del Festival è la statunitense Sylvia Earle, oceanologa di National Geographic protagonista di una serie di appuntamenti lunedì 16 aprile: la scienziata condurrà una lectio su come Salvare gli oceani alle 10, quindi, alle 12, parteciperà all’incontro Ocean Rescue for a Better Future con Jeremy Darroch (Group Chief Executive Officer di Sky) e Gary Knell (CEO di National Geographic Partners), introdotti e moderati da Marco Cattaneo (direttore di “Le Scienze” e dell’edizione italiana della rivista mensile “National Geographic”). Durante questo appuntamento si discuterà della responsabilità ineludibile di imprese, governi e individui per la salvaguardia degli oceani; sarà anche presentato il progetto di Borse di studio, Sky Ocean Rescue, cui seguirà la premiazione dei vincitori della prima edizione.

Martedì 17 aprile dalle 10 alle 16, i riflettori saranno invece puntati su National Geographic Emerging Explorers Summit. Ogni anno la National Geographic Society sostiene progetti di ricerca che contribuiscono a sviluppare la conoscenza del nostro pianeta e a generare soluzioni per un futuro sostenibile. In occasione del National Geographic Festival delle Scienze, alcuni tra i più innovativi “Explorers” (ricercatori finanziati da National Geographic) si ritroveranno per condividere le loro ricerche e scoperte con il pubblico italiano: Federico Fanti (geologo e paleontologo esperto di dinosauri), Grace Young (ingegnere oceanografico), Marcello Calisti (ingegnere biomeccanico esperto di robotica), Lisa Becking (biologa marina).

Dall’economia ai beni culturali, dai paesaggi di montagna a quelli di mare, lo sguardo che il Festival rivolgerà al rapporto tra causalità e ambiente è molto ampio. Si approfondiranno i temi dell’economia circolare nell’incontro di lunedì 16 aprile alle 16.30 con Carlo Alberto Pratesi (Professore ordinario di economia e gestione delle imprese presso l’Università Roma Tre) e Giulio Bonazzi (Presidente e CEO di Aquafil); si analizzeranno le competenze necessarie a una corretta gestione dei beni culturali in rapporto con la salvaguardia dell’ambiente e dei paesaggi nella tavola rotonda a cura di Fondazione Benetton e CNR, mercoledì 18 aprile alle 16, con Alberta Campitelli (docente di gestione dei musei e del patrimonio culturale presso il Master of Art dell’Università Luiss), Tessa Matteini (Professore associato di Architettura del Paesaggio dell’Università di Firenze e direttore di UNISCAPE), Eva Pietroni (Storica dell’arte, ricercatrice presso il Virtual Heritage Lab dell’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del CNR), Marco Tamaro (agronomo, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso); si presenterà la nuova infrastruttura di ricerca europea EMSO, composta da osservatori sottomarini a grandi profondità, nell’approfondimento di domenica 22 aprile alle 19 con Alessandro Coletta (Responsabile dell’Unità Osservazione della Terra e Direttore di Missione del Sistema di Satelliti COSMO-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana), Giorgio Riccobene (Ricercatore ai Laboratori Nazionali del Sud di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e Laura Beranzoli (Dirigente Tecnologo all’INGV, responsabile della Unità Funzionale Sistemi Integrati per le Infrastrutture Ambientali Marine della Sezione Roma-2), introdotti e moderati da Lorenzo Pinna, a cura di INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (la struttura che coordina EMSO). Inoltre, martedì alle 17 la proiezione di One Strange Rock, la serie di National Geographic creata da Darren Aronofsky e Nutopia che vede la partecipazione di Will Smith.

Le cause delle cose: TECNOLOGIA E REALTÀ

Il filone in cui il National Geographic Festival delle Scienze 2018 indaga sulle relazioni causali nella tecnologia e nella realtà è uno dei più ricchi e articolati, sia per tematiche che per formati, con spettacoli, conferenze, incontri, proiezioni. L’approccio interdisciplinare della manifestazione è evidente nei due spettacoli Lights and Waves Rhapsody e Cosmic Groove: Luci e suoni dell’Universo, in programma rispettivamente lunedì 16 alle 21 e venerdì 20 aprile alle 21.15 in Sala Petrassi, in cui la divulgazione scientifica incontrerà la musica e l’arte. Il primo è un racconto in musica a tre voci con orchestra, a cura di INFN, ASI e INAF, con il trio jazz formato da Danilo Rea, Paolo Damiani e Michele Rabbia e Orchestra Aperta, con gli studenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia che dialogheranno con Fulvio Ricci (INFN), Immacolata Donnarumma (ASI) e Paolo D’Avanzo (INAF). Il secondo, a cura di GSSI – Gran Sasso Science Institute, avrà come protagoniste le onde luminose, sonore e gravitazionali, in un emozionante spettacolo con Eugenio Coccia (Rettore del Gran Sasso Science Institute), la pianista Lara Leccisi e la sand artist Gabriella Compagnone.

Il programma degli incontri e delle conferenze prevede una serie di appuntamenti in cui si racconteranno alcune delle sfide più attuali nella ricerca tecnologica e scientifica contemporanea, sottolineandone prospettive e inquietudini. Con il Vice-Direttore Scientifico di IIT Giorgio Metta, lunedì 16 aprile alle 18 si parlerà di Umani e umanoidi, immaginando quel futuro non poi così lontano in cui l’uomo si troverà a vivere e lavorare con robot, sempre più sofisticati negli aspetti cognitivi come in quelli emotivi; con il sociologo, giornalista ed esperto di nuovi media Evgeny Morozov, sabato 21 aprile alle 21 si affronterà il rapporto tra intelligenza artificiale, società e politica, in un incontro moderato da Alessandro Marenzi, Vice-Direttore di SkyTG24; Salvatore Aranzulla, il divulgatore informatico che sul Web è abituato a rispondere ai quesiti tecnologici di milioni di italiani, questa volta se la vedrà con un tema piuttosto ostico: i bitcoin e le criptovalute: ad aiutarlo a spiegarne segreti e trappole, lunedì 16 aprile alle 21, sarà il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi. A un panel composto da autorevoli professori di università italiane, inglesi e americane sarà invece affidato il compito (sabato 21 alle 19) di interrogarsi sul tempo, sulla causalità e sulla natura del rapporto che li lega. Una questione su cui l’uomo riflette da secoli, a cui cercheranno di fornire nuove risposte Jenann Ismael (Professore di Filosofia alla University of Arizona), Bill Spence (Direttore della Life Sciences Initiative presso la Queen Mary University of London) e Mauro Dorato (Professore di Filosofia della Scienza all’Università Roma 3, che introdurrà e modererà la tavola rotonda).

Dal mondo della tv arriva anche Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte HD, che sabato 21 alle 11 incontrerà il fondatore e direttore di Factum Art Adam Lowe per parlare di come la tecnologia può andare al servizio dell’arte perduta. La tecnologia che invece alimenta l’esplorazione dello spazio sarà al centro dell’incontro con il presidente di ASI Roberto Battiston, sabato 21 aprile alle 21, in dialogo con l’economista Andrea Sommariva sui cambiamenti in corso nell’industria aerospaziale globale: tra nuovi rapporti geopolitici, innovazioni tecnologiche e prospettive per l’industria italiana (introduce e modera Andrea Zanini, Portavoce ASI). Le nuove frontiere di una battaglia molto più terrestre, quella contro l’ictus pediatrico, saranno affrontate domenica 22 aprile alle 14.30 da Francesca Fedeli, Presidente e Co-Fondatrice dell’Associazione FightTheStroke, già speaker in una seguitissima conferenza TED.

Altri appuntamenti distribuiti lungo la settimana vengono ad arricchire il programma, ampliando ulteriormente lo spettro dei temi e delle riflessioni. Si guarda al “vicino” Mercurio, obiettivo dell’imminente missione spaziale BepiColombo, e all’importanza di un pianeta da (ri)esplorare nell’incontro con Stefano Orsini (INAF – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale) e Marilena Amoroso (ASI – Unità Esplorazione e Osservazione dell’Universo), introdotti e moderati da Marco Galliani (Responsabile Ufficio stampa INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica), lunedì 16 aprile alle 19.30 a cura di INAF; si passa a corpi celesti assai più lontani, gli esopianeti, nel dialogo tra Leonardo Testi (Full Astronomer all’European Southern Observatory e Dirigente di Ricerca presso INAF – Osservatorio Astrofisico di Arcetri), Isabella Pagano (Responsabile scientifico e coordinatrice in Italia delle missioni CHEOPS e PLATO dell’ESA) ed Enrico Flamini (Chief Scientist ASI e professore del corso “Solar System Exploration” presso l’Università di Chieti-Pescara), introdotti e moderati da Francesco Rea (Direttore di Global Science), organizzato da ASI venerdì 20 aprile alle 19; si scruta nel futuro delle comunicazioni, in particolare di quelle quantistiche satellitari, nell’appuntamento con Giuseppe Bianco (Direttore del Centro di Geodesia Spaziale dell’ASI di Matera), Daniele Dequal (ricercatore ASI) e Alessandro Zavatta (ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ottica, CNR), giovedì 19 aprile alle 19 a cura di ASI; si torna a esplorare il campo della robotica con Daniele Pucci, (Responsabile del Dynamic Interaction Control Lab, IIT), che venerdì 20 aprile alle 17.30 parlerà del modo in cui i robot umanoidi si muovono e interagiscono con l’ambiente, e il mondo della salute, il sabato 21 aprile alle 19, nella tavola rotonda in cui Nicoletta Protti (ricercatrice INFN, Pavia), Paolo Decuzzi (Direttore del Laboratorio di Nanomedicina di precisione, IIT), Roberto Ragazzoni (Direttore dell’Osservatorio di Padova, INAF) e Pietro Ferraro (Direttore dell’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti, CNR) saranno condotti dalla giornalista scientifica Silvia Bencivelli in una riflessione sui nuovi metodi di indagine e cura per patologie come tumori, disturbi oculari e malattie neurodegenerative.

Mercoledì 18 aprile alle 9.30 e alle 11, Alessandro Gnucci e Massimiliano Trevisan proporranno Cacciatori di onde, uno spettacolo di dimostrazione scientifica che – tra esperimenti sorprendenti e una particolare narrazione – permetterà al pubblico delle scuole di compiere un viaggio attraverso il concetto di onda, a partire da quelle più comuni fino ad arrivare alle onde gravitazionali. Inoltre, venerdì 20 aprile alle 11 sarà proiettato I ragazzi di via Panisperna, lo storico film diretto per la tv da Gianni Amelio nel 1989, in cui si raccontano le vicende private del gruppo di grandi scienziati (Emilio Segrè, Bruno Pontecorvo, Edoardo Amaldi ed Ettore Majorana), raccolti da Enrico Fermi all’Istituto di via Panisperna di Roma. A introdurre il film, il regista Gianni Amelio e il Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Rosario Corrado Spinella, partendo dalla situazione storico-politica dell’autunno 1934 (il periodo in cui è ambientata la storia), moderati da Silvia Mattoni (giornalista e ufficio stampa CNR), proveranno a tracciare un parallelo con il fenomeno della mobilità intellettuale di oggi.

Le cause delle cose: SOCIETÀ E LEGGE

Nel 2011, a Tawakkol Karman fu assegnato il Premio Nobel per la Pace per la sua “battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace”. Giovedì 19 aprile alle 21.30, introdotta dal direttore di SkyTG24 Sarah Varetto, l’attivista yemenita pronuncerà un atteso keynote speech sul tema dei diritti civili e sull’importanza di lottare per la libertà, intesa non come rinuncia ai propri doveri e alle proprie responsabilità, ma come garanzia di dignità e umanità per tutte le persone. Il discorso del Premio Nobel è inserito nel filone in cui il National Geographic Festival delle Scienze si sofferma sui delicati rapporti che legano causalità, società e legge. Un focus importante è rivolto ai diritti delle donne, in particolare nel campo della ricerca scientifica. Da anni il festival conduce la sua battaglia per abbattere qualsiasi barriera o divieto che impedisca alle donne di circolare liberamente nel mondo della scienza. Un impegno che si rinnova nel 2018 con un grande appuntamento realizzato in collaborazione con il programma L’Oréal-UNESCO For Women In Science. Domenica 22 aprile alle 19, un incontro dal titolo La diversità è la chiave per l’eccellenza nella scienza vedrà impegnate Dominique Langevin (Direttrice di Ricerca del CNRS – Université Paris-Sud), Rashika El Ridi (Immunologa all’Università del Cairo) introdotte e moderate da Federica Migliardo (Professoressa di Fisica Sperimentale presso l’Università di Messina, Visiting Scientist presso l’Université Paris-Sud e prima scienziata italiana a essere premiata da L’Oréal-UNESCO). Sullo stesso tema è incentrato l’incontro Storie di successo nella scienza, organizzato da INFN mercoledì 18 aprile alle 19, con Barbara Mazzolai (Coordinatrice del Center for MicroBioRobotics di IIT), Lucia Votano (fisica delle particelle, già direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN), Marta Burgay (astrofisica, ricercatrice all’Osservatorio di Cagliari – INAF) e Barbara Negri (Responsabile dell’Unità Esplorazione e Osservazione dell’Universo dell’ASI), introdotte e moderate da Enrica Battifoglia (giornalista scientifica): un dialogo tra quattro ricercatrici che alla passione per la scienza hanno saputo unire forza e determinazione, ricoprendo ruoli di grande responsabilità e ricevendo riconoscimenti a livello internazionale.

Un altro ospite di assoluta caratura internazionale è Raoul Martinez, eclettica figura di filosofo, artista, film-maker e scrittore che con il progetto Creating Freedom ha introdotto la provocatoria idea della “lotteria della nascita”, e di cui esce per il Festival la versione italiana del libro. Visto che non siamo noi a scegliere il nostro corredo genetico, l’ambiente in cui cresciamo o il cervello con cui pensiamo, possiamo essere considerati moralmente responsabili delle scelte che ne conseguono? Sul tema, Martinez ha le idee ben chiare e ne parlerà venerdì 20 aprile alle 19.30. A seguire, al Teatro Studio, sarà proiettato The Lottery of Birth, primo capitolo del progetto documentaristico Creating Freedom. Da due importanti istituti accademici britannici, la Queen Mary University di Londra e la Ulster University di Belfast, arrivano invece Penny Green e Kristian Lasslett. Esperta di giurisprudenza e globalizzazione la prima, criminologo il secondo, i due professori universitari si soffermeranno sulle difficoltà associate al documentare, analizzare e affrontare due gravi tipi di crimini internazionali: la corruzione generalizzata e il genocidio. Tra crimini di stato, causalità e resistenza, l’appuntamento è per domenica 22 aprile alle 15, con il coordinamento di Rossella Panarese, conduttrice di Radio3 Scienza.

Giovedì 19 alle 10, l’incontro Articolo 9 della Costituzione, appendice di un progetto promosso da MIUR, MIBACT e Fondazione Benetton e dedicato a quella parte della Costituzione Italiana in cui si ricorda che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Intervengono i fisici Vanni Antoni (Direttore dell’Istituto Gas Ionizzati del CNR di Padova) ed Elisabetta Baldanzi (ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR e docente di Ottica per la Visione presso l’Università degli Studi di Firenze), Gilberto Corbellini (Direttore del Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale del CNR) e Alessandro Farini (responsabile del laboratorio di Psicofisica ed Ergonomia della Visione presso l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR).

Il programma del filone si completa la mattina di giovedì 19 aprile alle 16 con due appuntamenti di diversa natura: la proiezione di Giordano Bruno, il film diretto nel 1973 da Giuliano Montaldo che racconta gli ultimi anni di vita del filosofo nolano (segue il dibattito con il regista e Carlo Doglioni, Presidente di INGV) introdotti e moderati da Silvia Mattoni (giornalista e ufficio stampa CNR) e, giovedì 19 alle 10, l’incontro Articolo 9 della Costituzione, appendice di un progetto promosso da MIUR, MIBACT e Fondazione Benetton e dedicato a quella parte della Costituzione Italiana in cui si ricorda che “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Intervengono i fisici Vanni Antoni (Direttore dell’Istituto Gas Ionizzati del CNR di Padova) ed Elisabetta Baldanzi (ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR e docente di Ottica per la Visione presso l’Università degli Studi di Firenze), Gilberto Corbellini (Direttore del Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale del CNR) e Alessandro Farini (responsabile del laboratorio di Psicofisica ed Ergonomia della Visione presso l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR).

Le cause delle cose: PENSIERO E CREATIVITÀ

Susan Rogers è la direttrice del Berklee Music Perception and Cognition Laboratory presso il Berklee College of Music e nella sua lunga carriera di ingegnere del suono ha lavorato in studio con artisti del calibro di Prince e David Byrne. Chrysta Bell è un’attrice, modella e musicista, famosa soprattutto per la collaborazione con il regista David Lynch. Sabato 21 aprile alle 12 saranno le protagoniste di un incontro in cui si esploreranno i rapporti tra causalità, creatività e musica, introdotto e moderato dal co-direttore del National Geographic Festival delle Scienze Vittorio Bo. La stessa sera, alle 21, è previsto il concerto di Chrysta Bell, in cui presenterà il nuovo EP.

La loro sarà solo una delle tante testimonianze d’autore raccolte nella sezione più “creativa” del Festival. Domenica 22 aprile alle 17 salirà in cattedra James Gleick che, prendendo spunto dal recente libro Viaggi nel tempo, proverà a rispondere ad alcune di quelle domande (e di quei paradossi) che gli scrittori di fantascienza si trovano inevitabilmente ad affrontare quando si occupano di salti spaziotemporali (introduce Vincenzo Napolano, Comunicatore scientifico dell’INFN). Ai rapporti tra scienza e letteratura sarà invece dedicato sabato 21 aprile alle 16.30 il dialogo tra Licia Troisi (narratrice fantasy con laurea in astrofisica) e Fabrizio Farina (curatore editoriale e autore radiofonico), moderati da Andrea Rivera (attore e cantautore). Venerdì 20 aprile alle 18, un filosofo australiano contemporaneo, membro della School of Life, esplorerà le straordinarie potenzialità di uno dei più famosi “consigli di vita” di tutti i tempi, il carpe diem di oraziana memoria. Introdotto da Marco Motta di Radio3Scienza, Roman Krznaric non si fermerà però alle sue interpretazioni più immediate, esaminandone anche le contaminazioni con la moderna cultura consumistica.

Due importanti esperienze del 2017 si rinnovano nella tredicesima edizione del Festival: un anno dopo il lancio di Genius: Einstein, mercoledì 18 aprile alle 19.30 sarà la volta di Genius: Picasso, la nuova serie tv targata National Geographic prodotta da Ron Howard con Antonio Banderas nel ruolo dell’artista spagnolo. L’appuntamento sarà a inviti, ma con alcuni posti riservati per il pubblico. Giovedì 19 aprile alle 21 andrà invece in scena l’ormai consueto incontro ai confini tra scienza, divulgazione e umorismo, con protagonisti i presidenti di ASI Roberto Battiston e INFN Fernando Ferroni. A cambiare saranno i divertenti sparring partner: nel 2017 lo show fu The Jackal and the Presidents, quest’anno è Divagazioni cosmiche (con Sara Zambotti e Massimo Cirri, le voci del popolare programma di Radio2 Caterpillar).

Anche quest’area macro-tematica presenta una serie di incontri e approfondimenti in cui ospiti accademici internazionali offrono nuove chiavi di lettura e innovative risposte a storiche questioni scientifiche e filosofiche. Giovedì 19 aprile alle 19.30, il pomo della discordia e della riflessione sarà il tema dell’intero Festival: causalità. Come possiamo sapere se qualcosa ha causato un evento? Siamo in grado di rispondere autonomamente o abbiamo bisogno dell’aiuto di mezzi specifici? Come comprendiamo il mondo in termini di causa ed effetto? Queste e altre domande saranno sottoposte all’attenzione di Laurie Paul (Eugene G. Falk Distinguished Professor alla North Carolina University, Chapel Hill) e Joseph Halpern (Professor Computer Science Department Cornell University), con il coordinamento di Mario De Caro (Professore di Filosofia Morale, Università Roma Tre). Sabato 21 aprile alle 15, Clark Glymour della Carnegie Mellon University e Jane Stapleton della University of Cambridge, con l’introduzione di Damiano Canale dell’Università Bocconi, interverranno sui rapporti di causa ed effetto nelle leggi dell’uomo e della natura; a seguire, il ciclo di appuntamenti prosegue alle 17 con le riflessioni incrociate di Paolo Santorio (Professore presso il Dipartimento di Filosofia alla University of California, San Diego) e Lance Rips (Professor in the Department of Psychology alla Northwestern University) sui pensieri e sulle parole della causalità. Un incontro introdotto e coordinato da Jacopo Romoli, Senior Lecturer in Linguistics alla School of Communication della Ulster University e Co-Direttore scientifico del National Geographic Festival delle Scienze.

LE MOSTRE

Sono gli animali i protagonisti della mostra Photo Ark – Meraviglie del mondo animale, parte dell’ambizioso progetto – tutt’ora in corso – in cui il fotografo di National Geographic Joel Sartore vuole ritrarre tutte le 12mila specie ospitate negli zoo, nelle riserve e nei centri di conservazione del mondo. Un’Arca degli animali in cattività che al momento conta già le immagini di oltre settemila specie, fotografati nel corso di dodici anni. Per completare questo monumentale progetto, fatto di immagini uniche, realizzate con nuove tecnologie, ce ne vorranno almeno altri dieci.

Al Festival arriva anche la mostra fotografica di Fabiano Ventura Sulle Tracce dei Ghiacciai – Alla ricerca del passato per un futuro sostenibile, promossa da Enel Green Power, che espone i risultati delle prime quattro spedizioni del progetto fotografico-scientifico Sulle tracce dei ghiacciai, tenutesi rispettivamente nelle catene montuose del Karakorum, del Caucaso, dell’Alaska e delle Ande. Fabiano Ventura, fotografo paesaggista e ideatore del progetto, ha ripercorso, insieme ad un team di ricercatori, le tracce dei primi fotografi (esploratori di fine ‘800 e primi del ‘900), per scattare nuove immagini dall’esatto punto geografico e nello stesso periodo dell’anno di quelle del passato. L’esposizione offre un confronto a più di cento anni di distanza tra fotografie storiche e moderne dei ghiacciai, sensibili e importanti indicatori dei cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta.

KIDS: I LABORATORI

L’invasione della scienza. Da lunedì 16 a domenica 22 aprile, gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma saranno occupati da laboratori, exhibit ed eventi dedicati ai ragazzi, che si affiancheranno al programma principale del Festival. Sarà una grande festa all’insegna de “I Mille Perché” – il titolo scelto dagli organizzatori per le attività educational – con iniziative rivolte alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Tra i volti simbolo di questa sezione, c’è quello di Valeria Cagnina, la giovane ragazza di Alessandria che dopo aver costruito il suo primo robot a 11 anni, esser stata nominata Digital Champion a 13 anni (la più giovane in Europa) e aver parlato alla TEDxMilanoWomen a 14 anni, oggi sogna di rivoluzionare l’insegnamento attraverso la tecnologia e la robotica. E dopo aver aperto una scuola estiva, al National Geographic Festival delle Scienze – appena sedicenne – condurrà dei veri e propri laboratori di robotica! Rivolte specificamente agli alunni della scuola primaria, le lezioni-avventura di Makey Makey andranno alla scoperta di quali oggetti conducono (e contengono) acqua, mentre quelle di Giochiamo con i LED aiuteranno gli studenti a scoprire che cos’è un led e a come usarlo nelle proprie creazioni.

Seguire il suo esempio è probabilmente uno degli obiettivi dei partecipanti alle finali nazionali di FameLab Italia, che si terranno in Sala Petrassi la mattina di venerdì 20 aprile. Dopo aver superato le selezioni locali in nove città italiane, i 18 finalisti si sfideranno a Roma in una gara serrata sui temi dell’innovazione. Il vincitore volerà a Cheltenham, nel Regno Unito, per competere contro gli altri campioni nazionali europei. Curato da Psiquadro e British Council Italia, e in collaborazione con INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’evento sarà condotto da Tiziano Storti, con ospite speciale il matematico e cantante Lorenzo Baglioni.

Molto lungo è l’elenco dei laboratori, a partire da un appuntamento “in trasferta”: Estinzioni di ieri, oggi e domani è una due giorni di workshop sull’evoluzione, per bambini dai 7 anni, che si terrà sabato 21 e domenica 22 al Bioparco di Roma. Attività e laboratori interattivi per conoscere da vicino leoni, tigri, elefanti, giraffe e molte altre specie, comprendendo le cause che ne minacciano l’esistenza e scoprendo cosa è possibile fare per proteggerle.

Dalla partnership con FablabforKids, piattaforma educativa di Fablab Torino, nascono i corsi e i laboratori del ciclo Makers: Robotica e Coding, che aiuteranno i ragazzi a muovere i primi passi nel mondo dei makers, tra elettronica, coding, modellazione e stampa 3D. L’avvicinamento al mondo dell’elettronica è centrale in Cannucce e robottoni, a quello del coding in Coding Lab Junior (dove si creeranno i primi cartoni animati e videogiochi), mentre in Missione su Marte si punterà addirittura al Pianeta Rosso (con tanto di possibilità di comandare a distanza dei rover robotici, simili a quelli che hanno esplorato la superficie di Marte). In Egg Competition si impareranno molte cose partendo da un uovo, mentre in Paper City si farà lo stesso con la carta (fino a progettare in modo partecipato una vera e propria città). Saranno invece aperti a ragazzi grandi e piccini, dalle scuole per l’infanzie a quelle secondarie, i laboratori del Temporary FABLAB, un luogo dove vedere all’opera le stampanti 3D e la Felfil (una macchina che consente di realizzare filamenti personalizzati), la 3D Doodler (una penna 3D per costruire e disegnare strutture e forme, allenandosi a utilizzando creativamente le regole della geometria, della logica e della fisica) e il Chocobot (uno speciale marchingegno che consente a qualsiasi stampante 3D di produrre oggetti di cioccolato).

A cura di Davide Coero Borga e Fabio Meliciani, Concause è un gioco di concentrazione e memoria che lega il tema principale del Festival (“le cause delle cose”) alla dimensione educational. In un allestimento da moderno science center, i giovani visitatori sono invitati a conoscere quello che pensano fisici, biologi, matematici, economisti, climatologi e neuroscienziati sulle relazioni causali nel mondo della scienza. Ma i messaggi non sono alla portata di tutti: per scoprirli e riceverli, bisognerà formare delle coppie molto simili a quelle del tradizionale gioco memory. Gli stessi curatori sono responsabili di Fuori Causa, un’altra sfida rivolta però ai soli studenti delle scuole secondarie superiori: all’interno di una stanza chiusa a chiave, isolata e disconnessa, i partecipanti dovranno collaborare per trovare una via d’uscita. Solo attraverso la soluzione di rebus, prove d’abilità ed enigmi otterranno la chiave per uscire. Giocare insieme, come una vera squadra, sarà fondamentale.

Tre iniziative promosse da INGV condurranno gli studenti (e non solo loro) alla scoperta di ciò che si nasconde sotto la superficie della Terra. In Terremoto? Che cosa faccio, che cosa prendo, si potrà conoscere cos’è il rischio sismico e come è possibile ridurlo attraverso una serie di comportamenti virtuosi; in Un laboratorio VULCANICO (a cura del Laboratorio di Divulgazione Scientifica e Attività Museali dell’INGV) si scopriranno i segreti delle “montagne di fuoco”: dai meccanismi all’origine delle eruzioni al modo in cui i vulcani crescono e si evolvono; nella Postazione Stazione Sismica e Sala di Monitoraggio Sismico, infine, tutti i visitatori del Festival potranno conoscere i più recenti percorsi della ricerca in campo sismologico e vulcanologico, compreso il modo in cui viene svolta la sorveglianza sul territorio nazionale.

Due appuntamenti un po’ “estremi” sono invece quelli proposti da CNR. In Artide e Antartide straordinari laboratori naturali, Paolo Braico, Alessandro Cirioni, Angelo Domesi, Emiliano Liberatori, Simona Longo del Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie dell’Ambiente del CNR) racconteranno l’esperienza del Dipartimento in attività di ricerca nelle regioni polari, dove oggi si conducono esperimenti e ricerche di fondamentale importanza nella sfida ai cambiamenti climatici e al riscaldamento globale. Dalle estremità del pianeta a quelle delle previsioni meteorologiche: in Meteo Estremo, Massimiliano Pasqui dell’Istituto di Biometeorologia del CNR, fornirà agli studenti delle scuole secondarie descrizioni e risposte su alcune tipologie di eventi estremi (alluvioni, siccità, ondate di calore o di freddo, tornado, uragani), spiegando anche come vengono prodotte le previsioni meteorologiche.

In Pinguini su Marte (a cura di Infini.TO e INAF), il target sono i bambini da 3 a 7 anni: grazie a un gioco teatrale con marionette, saranno proiettati in realtà inusuali in cui dovranno svolgere i compiti e le mansioni tipiche di una team di astronauti. Con Astrokids, l’INAF – Osservatorio Astronomico di Roma propone invece una prima guida alla scoperta delle onde gravitazionali, mostrando ai ragazzi – con l’ausilio di piattaforme digitali e giochi online – come hanno fatto gli scienziati a rivelarle. Due laboratori provano a gettare uno sguardo lontano nello spazio e nel tempo: Attività didattica con il Planetario (a cura di INAF) propone una struttura gonfiabile a forma di cupola, all’interno della quale – con l’ausilio di software interattivi e immersivi – si potrà compiere un viaggio virtuale fino ai confini dell’Universo; Futuro Express è invece una mostra interattiva in cui IIT guiderà i ragazzi nel racconto e nell’incontro delle tecnologie di frontiera sviluppate all’interno dell’istituto, provando a immaginare cosa sarà di noi stessi fra cento anni. In Stargate: contatto cosmico i ragazzi potranno collegarsi in diretta con il cosmo attraverso il Virtual Telescope (a cura dello staff scientifico del Planetario di Roma Capitale).

Inoltre, dal 16 al 20 aprile, i ragazzi potranno cimentarsi come Sky Academy Reporter nella realizzazione di un servizio di telegiornale seguendo i laboratori di Sky Academy, guidati da giornalisti di SkyTG24 e da alcuni dei talent presenti al Festival. Infine, al National Geographic Festival delle Scienze arriverà Plasticus, la balena realizzata da Sky con 250 kg di rifiuti di plastica, la stessa quantità che viene riversata ogni secondo nel mare, per ricordare che sono le piccole azioni quotidiane di ognuno a fare la differenza nella salvaguardia marina. Al Festival anche un tappeto realizzato in filo ECONYL® da Radici Moquette, riutilizzando rifiuti di nylon come reti da pesca abbandonate o vecchie moquette recuperate e rigenerate in un filo di ottima qualità.

EUREKA! – IL PROGETTO BIBLIOTECHE

24 biblioteche, 13 municipi di Roma, 6 materie, 200 appuntamenti. Sono i numeri di Eureka! In biblioteca. Il bello della scienza a portata di mano: l’iniziativa, realizzata da Biblioteche di Roma con la collaborazione di National Geographic, è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, con il sostegno di Poste Italiane. Durante la settimana del Festival le attività spazieranno dalle proiezioni alle presentazioni di libri, dalle letture ai dibattiti, dalle mostre ai laboratori didattici, dalle passeggiate alle ciclo-passeggiate, suddivise in sei macro-aree tematiche, alle quali corrispondono altrettanti gruppi di biblioteche, ognuna con una capofila: Vaccheria Nardi, Fabrizio Giovenale, Ennio Flaiano e Villa Leopardi per Astronomica e Astrofisica, Pier Paolo Pasolini, Sandro Onofri ed Elsa Morante per Scienze Naturali, Guglielmo Marconi, Nelson Mandela, Renato Nicolini e Villino Corsini per Fisica, Franco Basaglia, Valle Aurelia, Casa del Parco per Matematica, Gianni Rodari, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Goffredo Mameli e Rugantino per Benessere/Salute e Ambiente e Casa delle Letterature, Biblioteca Centrale Ragazzi e Sede Centrale Istituzione Biblioteche per Linguaggi della Scienza. Il programma completo è disponibile su www.bibliotechediroma.it.

IL FESTIVAL AL BIOPARCO

Al Bioparco di Roma, sabato 21 e domenica 22 dalle 11 alle 17, ci saranno le attività e i laboratori interattivi Dai dinosauri al rospo dorato: le cause delle estinzioni, per conoscere da vicino leoni, tigri, elefanti, giraffe e molte altre specie, comprendere le cause che ne minacciano l’esistenza e come proteggerli. Sarà inoltre possibile frequentare (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18) il Master di fotografia LIVE: “Fotografare per National Geographic”, per imparare come si realizza un servizio.

IL FESTIVAL AL MAXXI

Sabato 21 e domenica 22 il National Geographic Festival delle Scienze sarà anche al MAXXI – Museo nazionale delle arti  del XXI secolo con due proiezioni: Conversazioni Atomiche (sabato 21 alle 19, con il regista Felice Farina), road movie alla ricerca della fisica contemporanea, e Il senso della bellezza (domenica 22 alle 16.30, con il regista Valerio Jalongo), un film documentario sul percorso di ricerca che accomuna gli scienziati del CERN e artisti.

 

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