CATEGORIA Progetti culturali

Il Polo del ‘900 al Salone Internazionale del Libro di Torino

Se il Salone Internazionale del Libro di Torino è per la città il cuore degli eventi letterari ed editoriali dell’anno, il Polo del ‘900 – il nuovo centro culturale istituito dalla Compagnia di San Paolo insieme alla Città di Torino e alla Regione Piemonte – ne è il polmone: con il suo claim La Storia apre le porte al futuro, infatti, ribadisce il legame inscindibile fra Storia, identità e innovazione, testimoniando grazie al patrimonio dei suoi dodici Istituti, come la cultura, per essere davvero pulsante, abbia bisogno di un ampio respiro, di fare rete con sguardi d’insieme sui molti aspetti della società, di proiettare l’eredità storica nel presente mantenendola viva, attiva. Per questo le attività organizzate dal Polo del ‘900 all’interno del Salone del Libro e del Salone Off, insieme ad altri appuntamenti tematici fra il mese di maggio e gli inizi di giugno, sono un riferimento importante per la riflessione sulla nostra epoca (per il calendario completo delle iniziative www.polodel900.it).

Si comincia venerdì 15 maggio con un incontro fin dal titolo appassionante, legato a doppio filo all’identità italiana, e naturalmente al tema del Salone Internazionale del Libro: La cultura della meraviglia, la meraviglia della cultura (ore 16.30, Spazio Book di Bookstock Village, Lingotto Fiere) è infatti un dialogo a tre voci che vedrà lo scrittore Paolo Di Paolo, Marco Vozza, docente di estetica all’Università di Torino, e il regista e attore Valter Malosti, ripercorrere lo sviluppo dei valori della bellezza, della responsabilità e della cittadinanza attraverso le pagine di alcuni grandi autori. La Storia apre davvero le porte al futuro e la meraviglia – da sempre motore del progresso umano – può diventare il paradigma di una cultura del risveglio, consapevole che il mondo in cui viviamo è un bene comune. Questa appartenenza deve inoltre spronarci a studiare con attenzione i fenomeni contemporanei che più ci spaventano e sembrano minacciare le radici della nostra cultura: Il jihadista della porta accanto. L’Isis a casa nostra. Molto allarme per qualcosa? (incontro a cura della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci) è l’occasione per discuterne con Kahled Fouad Allam, intervistato da Mimmo Candito sabato 16 maggio nell’ambito del Salone Off (ore 16, Sala Conferenze del Museo Diffuso della Resistenza). La presenza islamica in Europa significa davvero che l’Islam è una sfida per l’identità dell’Occidente? Occorre distinguere fra una religione millenaria al pari della nostra e le sue derive fondamentaliste, all’interno di un quadro geopolitico quanto mai complesso e instabile: capire per reagire alla paura e agire con gli strumenti della conoscenza.

Nel nostro stesso passato abbiamo fatto i conti con una minaccia, reale: è accaduto 70 anni fa, quando personaggi noti e gente comune si sono uniti nella lotta di Resistenza. Un’esperienza che non solo ha temprato ideali e caratteri, contribuendo all’edificazione dell’Italia di oggi, ma ha anche insegnato l’importanza del pensiero critico e dunque dell’azione di resistenza quando viene il tempo di cambiare il presente. Sono proprio gli argomenti al centro dell’incontro per il Salone Off, mercoledì 20 maggio alle ore 18 presso il Centro Studi Piero Gobetti, partner del Polo del ‘900: Reading Lab: Ada e le R-esistenze, ieri e oggi, è il workshop di lettura che con il contributo di Angela Arceri spiegherà cosa significa resistere, a partire dall’esperienza di Ada, moglie di Piero Gobetti, intellettuale e partigiana. Durante il laboratorio, i partecipanti potranno rivivere quella temperie proponendo brani, articoli, canzoni e testimonianze a loro note sulle forme di resistenza di ieri e di oggi. Questa iniziativa, in particolare, fa parte del progetto Polo off. La rete del ‘900 del Centro Gobetti, uno dei dodici Istituti riuniti nel Polo del ‘900, presso i Quartieri Militari juvarriani: un grande spazio fisico e sociale in cui leggere, studiare, partecipare a incontri, spettacoli e presentazioni di libri.  Perché il Polo vuole mettersi al servizio della cittadinanza in modo dinamico, interdisciplinare, aprendosi a studiosi italiani e stranieri, ai giovani e ai nuovi italiani. I temi dei quali si occuperà attraverso occasioni di incontro sempre originali e coinvolgenti, riguardano infatti l’attualità di tutti: grazie alle esperienze e alle competenze dei diversi soggetti che stanno lavorando al progetto, il Novecento torna ad essere nostro contemporaneo.

 

www.polodel900.it

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