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Festival del Classico. La verità ci renderà liberi

Fondazione Circolo dei lettori
Festival del Classico
17-20 ottobre | II edizione

La verità ci renderà liberi

Un festival per illuminare con i pensieri di ieri la riflessione di oggi, riannodare i fili della memoria e rendere vivi e vitali i testi antichi. Ideato per rintracciare un paradigma interpretativo del presente, ancorato alla memoria del passato, ma capace di orientare il futuro, il Festival del Classico, progetto della Fondazione Circolo dei lettori e Regione Piemonte, dal 17 al 20 ottobre a Torino, presieduto da Luciano Canfora e curato da Ugo Cardinale e Massimo Arcangeli, è dedicato quest’anno al tema La verità ci renderà liberi.

Siamo abituati a percepire un potere che occulta gli “arcana dominationis”, sentito come ingannevole e oscuro, ma mai come in questo tempo sentiamo il bisogno di trasparenza e di affermare il diritto alla verità contro falsificazioni. Ma quale verità? La parola rimanda agli albori della cultura greca, quando irruppe sulla scena nella ricerca di una via lontana dal cammino consueto degli uomini e divenne poi protagonista dello scontro tra Socrate e i sofisti durante il primo esperimento di democrazia in Atene. Si è scelto perciò di interrogare quelle origini non per trovare risposte definitive, ma per riscoprire il nascere di quegli antichi dilemmi che ancora ci riguardano.

Il Festival del Classico è realizzato con il sostegno di Fondazione CRT, il patrocinio della Città di Torino e dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Accademia delle Scienze di Torino, Dibattito e Cittadinanza Rete del Piemonte, Rete Nazionale dei Licei Classici, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e Cirst – Centro Interuniversitario di Ricerca Studi sulla Tradizione. Media partner La Stampa.

L’artwork è di Ugo Nespolo.

Il Festival si avvale della collaborazione di filosofi, filologi, storici, scienziati, letterati, poeti; indaga l’universo femminile, fonte di verità spesso nascoste; cerca di dare spazio ai giovani studenti e al mondo della scuola che ha bisogno di ritrovare l’entusiasmo che solo può garantire il realizzarsi di questa promessa di libertà che viene annunciata; indaga il rapporto del singolo con sé stesso e con i beni veri e falsi cui tende la sua libertà; dà voce al bisogno di smascherare il falsovero che domina il nostro mondo, troppo inquinato dalle fake news per non cercare di arginarne la deriva demagogica.

Tra gli ospiti della seconda edizione: il filologo classico e storico Luciano Canfora, il filologo Maurizio Bettini, i filosofi Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Salvatore Natoli e Mauro Bonazzi, la filosofa Franca D’Agostini, il latinista Ivano Dionigi, l’attore Moni Ovadia, l’attrice Lella Costa, l’italianista Claudio Giunta, l’editore Alessandro Laterza, gli scrittori Matteo Nucci, Alessandro Mari, Marco Balzano, le scrittrici Annalisa Ambrosio e Nadia Terranova, la grecista Olimpia Imperio, il filologi classici Enrico Valdo Maltese e Federico Condello, il poeta Valerio Magrelli, gli storici dell’antichità Giovanni Brizzi e Gino Bandelli, la filosofa Adriana Cavarero, i linguisti Massimo Arcangeli e Gian Luigi Beccaria, i matematici Piergiorgio Odifreddi e Lucio Russo, lo storico della filosofia antica Giuseppe Cambiano, il giurista Armando Spataro, il direttore di La Stampa Maurizio Molinari e il direttore di L’Espresso Marco Damilano e molti altri.

I classici hanno un futuro: questa la scommessa della rassegna, che vuole rilanciare la ricerca di buoni modelli nel dibattito per la gestione della “polis” e della “res publica” attraverso il confronto critico con il pensiero antico. La scelta del tema conduttore è infatti più attuale che mai, perché il dibattito sulla verità riguarda il nostro presente. Il festival vuole alimentare quindi un “pensiero lungo” che aiuti prima a sedimentare e poi ad affrontare le questioni più urgenti dell’oggi attraverso un confronto serrato con un serbatoio di stimoli, utilizzando gli strumenti più vari, dalle lezioni magistrali ai dialoghi, ai reading, alle discussioni a più voci sui temi della verità, della storia e del mito, della “città delle donne”, dei diritti umani. La lotta contro i pregiudizi, la contrapposizione tra verità e opinione hanno animato i dibattiti nella “polis”. Gli antichi hanno capito come l’arte ammaliatrice della parola potesse annientare la libertà, ma hanno compreso anche la potenza dialettica del “logos” nello smascheramento della menzogna. Attraverso la filologia e la filosofia hanno tramandato un metodo che vale tuttora. L’insegnamento socratico, l’arte di insinuare dubbi è ancora oggi un ottimo antidoto a ogni dogmatismo. E ancora il, teatro, con la commedia di Aristofane, innanzitutto, è stato un altro strumento di rivelazione della realtà attraverso la finzione: non a caso l’Atene della democrazia e della demagogia diventa oggi sulla scena metafora della città del nostro tempo. Per non parlare della tragedia, dove il problema della verità si intreccia con quello del potere e della giustizia, esplorata nei giorni della rassegna attraverso le sue figure femminili come Antigone e Lisistrata.

Ma c’è una domanda che scorre come un fiume carsico sotto la superficie del nostro interrogare: come sappiamo quello che pensiamo di sapere sul mondo antico? È un quesito che riguarda tutto il mondo classico e che continuamente si rinnova alla luce di strumenti archeologici e filologici sempre più raffinati.

Uno spazio speciale è riservato ai giovani con il Torneo di disputa classica, sfida dialettica tra studenti e studentesse dei licei classici del Piemonte e Valle d’Aosta. Per imparare, grazie a loro, a usare bene le parole. Due squadre di studenti sono impegnate in una competizione oratoria strutturata in termini sportivi. Obiettivo di ciascun team è convincere i giudici della bontà delle proprie ragioni su temi antichi che ci riguardano ancora. A introdurre gli agoni, gli scrittori Marco Balzano e Matteo Nucci, la scrittrice Annalisa Ambrosio e Carmela Palumbo, Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione (MIUR).


Il programma

Giovedì 17 ottobre. Giornata inaugurale

Il Festival del Classico inaugura giovedì 17 ottobre con quattro incontri. Il primo è il “viaggio verbale organizzato”, guidato dal linguista Massimo Arcangeli, ore 11 all’Aula Magna del Liceo D’Azeglio (via Parini 8), invito a tener vive le parole che annaspano e stentano, quelle che stiamo perdendo, Per un dizionario delle sfumature (ingresso libero), e far sì che non vengano abbandonate al loro destino e sottrarle così al rischio dell’oblio.

Il festival entra nel vivo alle ore 18 all’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9), con il filologo classico e storico Luciano Canfora e la sua lezione Il falsovero, ricognizione su quelle verità apparenti che il potere offre per tutelarsi (il filologo tiene la stessa lezione per le scuole venerdì 18 ottobre, ore 11 al Circolo dei lettori), segue La mente inquieta, incontro con il filosofo Massimo Cacciari a partire dall’omonimo libro edito da Einaudi, sulla rinascita del mondo classico nel pensiero umanistico in un inquieto filosofare, tra filosofia, filologia e teologia (ingresso ai due eventi inaugurali € 8 | Carta Extra € 5).

In serata, ore 21 sempre all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, Moni Ovadia è la voce del reading La democrazia come violenza, introducono Luciano Canfora e Ugo Cardinale, occasione per riflettere a partire dalle pagine dell’anonimo ateniese, pubblicate dall’editore Sellerio, che contesta la democrazia, sistema oppressivo e deleterio, ma paradossalmente perfetto (ingresso € 12 | Carta Extra € 8).


Venerdì 18 ottobre

Verso la fine dei manuali? è titolo e interrogativo del primo incontro della giornata, ore 15.30 al Circolo dei lettori (via Bogino 9), tavola rotonda in cui Luciano Canfora, l’italianista Claudio Giunta, l’editore Alessandro Laterza e lo scrittore Alessandro Mari si confrontano sulla svolta segnata dalla legge n° 133 del 2008 che stabilisce il passaggio dai volumi cartacei ai libri in versione online o in forma mista. Modera il linguista Ugo Cardinale (ingresso libero).

Al Circolo dei lettori, ore 17, prende parola il linguista Gian Luigi Beccaria per riflettere sull’apporto che la lingua dei classici ha dato all’italiano: non prigione né freno, ha permesso e suscitato una continua libertà espressiva (ingresso libero). Il matematico Lucio Russo, invece, ore 18 al Circolo dei lettori, analizza la rivoluzione eliocentrica di Aristarco capace di portare al superamento delle concezioni aristoteliche sullo spazio e sul moto. È Aristotele e Aristarco di Samo. Due verità sui paradigmi astronomici (ingresso libero), mentre Scene della verità. Dalla filosofia antica a quella contemporanea è la lezione del filosofo Salvatore Natoli, ore 18.30 al Circolo dei lettori, per definire il concetto di “verità”, come disvelamento, corrispondenza, interpretazione, esperienza e dimostrazione, etica della sincerità opposta alla menzogna (ingresso libero).

Evento conclusivo della giornata di venerdì, La vera politica: la Repubblica delle donne, così titola il reading con Lella Costa, arricchito dall’intervento della grecista Olimpia Imperio e dalle  conclusioni di Luciano Canfora. Alle ore 21 all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, i monologhi e le dichiarazioni programmatiche di Lisistrata, Prassagora e delle altre eroine delle commedie femminili di Aristofane danno corpo e voce alla questione femminile (ingresso € 12 | Carta Extra € 8).


Sabato 19 ottobre

I filologi Luciano Canfora e Maurizio Bettini, la direttrice di URS Veneto Augusta Celada e la grecista Olimpia Imperio aprono la giornata di sabato 19, ore 10.30 alla sala dei mappamondi dell’Accademia delle Scienze (via Accademia delle Scienze 6), interrogandosi Sulla riforma dell’esame di Stato al Liceo Classico: la prova di indirizzo è strumento adeguato a valutare le competenze culturali e traduttive degli studenti? (ingresso libero). Sul binomio Poesia e verità dialogano invece un filologo classico e un poeta, rispettivamente Federico Condello e Valerio Magrelli, ore 11 al Circolo dei lettori (ingresso libero).

Spazio anche alle domande dei più piccoli con Nadia Terranova e Merende Selvagge che alle ore 11, al Circolo dei lettori, conducono il laboratorio Omero è stato qui (per bambini dai 5 agli 11 anni, ingresso libero). Per gli adulti, alle ore 11.30, l’incontro Marco Aurelio, a sé stesso, incontro con il filologo classico Enrico Valdo Maltese sull’imperatore romano che indaga e richiama continuamente la propria natura, le relazioni con gli altri, il dovere autentico dell’essere umano in un mondo sovraccarico di esperienze e falsi scopi (ingresso libero). Alle ore 12, invece, al Circolo dei lettori, dialogano la filosofa Franca D’Agostini e lo scienziato della politica Maurizio Ferrera, sull’esigenza di verità come fondamentale diritto umano (ingresso libero).

Homo Sum, ore 15 all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, è la lezione del filologo Maurizio Bettini, sul significato dell’”essere umani” nel mondo antico, per cogliere dipendenze, misurare scarti e individuare specifiche forme culturali in base a cui gli antichi si ponevano problemi simili a quelli che definiamo oggi “diritti umani” (ingresso € 8 | Carta Extra € 5).

Ma quale lezione ci consegnano il pensiero umanistico e la riflessione dei classici? Quale il ruolo di scuola e università, in questo mondo ametrico ed eccentrico, senza misura né centro? Risponde il latinista Ivano Dionigi, ore 16 al Circolo dei lettori (ingresso libero), mentre gli storici dell’antichità Gino Bandelli e Giovanni Brizzi si confrontano sul compito degli storici, ovvero la ricerca della verità, ore 16.30 nella sala codici del Museo del Risorgimento. Brizzi ricostruisce le cause dello scontro tra Ebrei e Romani che ha segnato la storia dell’Occidente, Bandelli invece scopre le origini poco note della bruciante conflittualità tra nazionalismi nell’area balcanica. È Diffidare della storia falsa, modera lo storico Sergio Roda (ingresso libero).

Come conciliare due verità, se la verità ha per suo carattere d’essere una? A questa domanda rispondono il filologo classico Luciano Bossina e lo storico del Cristianesimo Giovanni Filoramo in Celso contro Origene, ore 17 al Circolo dei lettori, modera la filologa classica Giuseppina Magnaldi (ingresso libero). Le filosofe Adriana Cavarero e Valentina Moro, alle ore 17.30 al Circolo dei lettori con il grecista Giorgio Ieranò, si confrontano invece sull’Efficace persuasivo logos, attraverso le parole, talvolta persuasive altre seducenti, di Antigone e Deianira (ingresso libero). Alle ore 18.30, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale è il filosofo Umberto Galimberti a condurre un viaggio dai Greci all’età della tecnica per raccontare le Avventure e disavventure della verità (ingresso € 8 | Carta Extra € 5).

Chiude la giornata Pitagora, il padre di tutti i teoremi, ore 21 al Circolo dei lettori, dialogo tra lo storico della filosofia Bruno Centrone e il matematico Piergiorgio Odifreddi sul teorema che segna uno dei punti di inizio della civiltà, dello sviluppo culturale, della filosofia e dell’estetica. Modera lo storico della filosofia antica Giuseppe Cambiano (ingresso € 8 | Carta Extra € 5). L’incontro rientra nell’ambito di Dialoghi matematici in collaborazione con il Mulino.


Domenica 20 ottobre

L’ultima giornata del Festival di Classico si apre con un dialogo su un tema più che mai attuale: l’accoglienza, attraverso le due parole che le lingue classiche hanno utilizzato per indicare l’”ospite” e il “nemico”, e che condividono la stessa radice etimologica. È Lo straniero, ore 11 al Teatro Carignano, con il filologo classico e storico Luciano Canfora, il linguista Raffaele Simone, il giurista Armando Spataro, per una ricognizione sul tema da Odisseo a Farage. Modera il filologo classico Maurizio Bettini (ingresso € 8 | Carta Extra € 5). ALLE ore 15 al Circolo dei lettori, la filologa classica Giuseppina Magnaldi riflette su natura e scopi dell’essere umano, educazione e influssi sociali, difficile ricerca della felicità, in Verità e falsità dei beni. Sul senso della vita nel pensiero antico, mentre alle ore 16, i filosofi Mauro Bonazzi e Maurizio Ferraris con il direttore di La Stampa Maurizio Molinari, provano a rispondere a un’altra questione: C’è una verità nella selva delle opinioni? per comprendere come gli strumenti ereditati dagli antichi possano aiutarci anche oggi a distinguere il vero e il falso nell’epoca delle fake news (ingresso libero).

Una filosofa e uno storico del Cristianesimo, Maria Bettetini e Gaetano Lettieri, si confrontano, alle ore 16.30 al Circolo dei lettori, sulla figura di Sant’Agostino. È In interiore homine habitat veritas? (ingresso libero).

Due sono i gli incontri di chiusura. Domenica 20 il filosofo Mauro Bonazzi racconta al pubblico Un falso originale di Platone, scoperta di Mario Vegetti, uno dei maggiori studiosi della filosofia antica, ore 18 all’Aula Magna della Cavallerizza Reale. Segue il dialogo Cicerone e Catilina. Tra realtà e mistificazione, tra il filologo Luciano Canfora e il direttore di L’Espresso Marco Damilano, su origine e motivi della congiura più famosa della storia antica (ingresso € 8 | Carta Extra € 5).


Torneo di disputa classica

Antiche lezioni per moderni dilemmi:così recita il sottotitolo del Torneo di disputa classica, competizione oratoria aperta al pubblico che vede sfidarsi due squadre di studenti delle scuole superiori di Piemonte e Valle d’Aosta. Obiettivo di ciascun gruppo è convincere i giudici della bontà delle proprie ragioni su temi antichi che riguardano, oggi come allora, il cittadino. Il progetto, a cura di Elisabetta Berardi, Marcella Guglielmo e Massimo Manca, è realizzato in collaborazione con Accademia delle Scienze, Dibattito e Cittadinanza – Rete del Piemonte, Rete Nazionale dei Licei Classici, Ufficio scolastico Regionale del Piemonte.

La prima semifinale è giovedì 17, ore 16 al Circolo dei lettori. Il tema, L’inganno del vero persuasore, è introdotto dallo scrittore Matteo Nucci: il primo fu Odisseo, astuto e scaltro, mostrò che a volte è necessario mentire per convincere della verità. A dimostrare la correttezza del suo atteggiamento fu Platone, che nella Repubblica chiarì come parole false possano generare verità nell’animo. Segue, venerdì 17, ore 16 alla sala mappamondi dell’Accademia delle Scienze (via Accademia delle Scienze 6), la seconda semifinale, Sulla scuola aperta, dallo scrittore Marco Balzano, su quella che, dal greco “scholè”, era l’”otium”, tempo libero di chi, non obbligato a lavorare, poteva dedicarsi a fare le cose desiderate, fra cui lo studio. Ma è vero che i giovani, oggi, si sentono troppo spesso più scolari che studenti? La finale del torneo è sabato 19, ore 11.30 alla sala mappamondi dell’Accademia delle Scienze. La sfida Platone. Storia di un dolore che cambia il mondo è introdotta dai saluti di Carmela Palumbo, direttore generale e capo dipartimento MIUR e dalla scrittrice Annalisa Ambrosio. Aristocle, cresciuto ascoltando storie, miti e musica, prova il primo vero dolore a ventotto anni, il giorno della morte di Socrate, suo mentore. Ora che il rischio non è morire per un’idea ma la mancanza di idee in cui credere, avere una storia buona, come questa, è fondamentale.

Inoltre, Matteo Nucci incontra i detenuti della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno (via Aglietta 35, Torino), a partire da Le lacrime degli eroi (Einaudi), nell’ambito di Leggere dappertutto (info e iscrizioni volontarilettura@circololettori entro il 4/10).


Il gruppo di lettura

Il Festival del Classico è anche gruppo di lettura per quattro giovedì di ottobre (3, 10, 24, 31). La verità, le verità è al Circolo dei lettori, ore 18, condotto da Grazia Bodo. Quattro appuntamenti in cui esplorare il senso profondo di verità in alcuni testi greci antichi con particolare attenzione sulla figura di Edipo nelle tragedie di Sofocle e sul Vangelo di Giovanni. Verità pagana e verità cristiana. Ma anche altre verità a noi contemporanee (riservato possessori Carta Plus e Carta Extra del Circolo dei lettori).

Modalità d’ingresso

Gli incontri gratuiti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. A partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento, davanti ai singoli spazi, viene distribuito un tagliando a persona che consente l’ingresso in sala. Possono prenotare il proprio posto i titolari di Carta Extra.

Per gli eventi a pagamento la biglietteria è al Circolo dei lettori e online su Vivaticket (per maggiori informazioni 334 1809224).

La Carta Extra permette di prenotare un posto nelle prime file agli eventi gratuiti e di godere di riduzioni sui eventi a pagamento. I titolari hanno inoltre diritto al biglietto di ingresso gratuito per la lezione-spettacolo di Daria Bignardi La coscienza dell’ansia di domenica 29, Teatro Carignano. La Carta Extra si può sottoscrivere al Circolo dei lettori e online su torinospiritualita.org e circololettori.it.

Per accreditarsi al Festival del Classico si invitano i giornalisti e gli operatori media a inoltrare una mail di richiesta a press@circololettori.it con indicati dati anagrafici, recapiti telefonici, testata di riferimento e il numero di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Sarà cura dell’ufficio comunicazione prendere in carico tutte le richieste e rispondere prontamente.

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