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Con 20.000 presenze in quattro giorni, Mirandola riparte dal Memoria Festival

 Mirandola, 12 giugno 2016. Mirandola rinasce nel segno della memoria, in un nuovo slancio verso il futuro, come Città della Memoria e protagonista di un festival nato già grande e di respiro nazionale. La prima edizione del Memoria Festival, iniziata il 9 giugno e che si conclude oggi, per quattro giorni ha puntato i riflettori sui tanti significati della memoria, con decine di incontri, concerti, spettacoli, proiezioni, laboratori, mostre, giochi che hanno attirato 20.000 presenze, con location gremite e centinaia di persone che si sono fermate per ascoltare le parole dell’ospite di turno. Il festival – promosso dal Consorzio per il Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore – ha animato le piazze, i portici, i giardini e i palazzi di una città dalla storia millenaria che si sta ricostruendo dopo il grave sisma del 2012. Il Memoria Festival ha scelto una struttura articolata in cerchi tematici, ciascuno dedicato a un tassello della memoria che per associazioni passa da un ricordo all’altro, e ha presentato un programma che è valso alla manifestazione la medaglia del Presidente della Repubblica.

“Il successo di questa prima edizione è come un grande abbraccio che ha stretto insieme tutti noi: mirandolesi, visitatori, volontari, amici della Coldiretti, esercizi commerciali, forze dell’ordine, croce rossa e vigili del fuoco”, afferma Maino Benatti, sindaco del Comune di Mirandola. E continua: “Un risultato così positivo è motivo di gioia e soddisfazione soprattutto perché significa che siamo riusciti a riportare la nostra città al centro dell’attenzione non più solo come vittima di un terribile sisma ma al contrario come luogo di aggregazione, brulicante di ospiti, libri, occasioni di riflessione e animato dal meglio della cultura italiana contemporanea”.

Una delle cose più significative ci è parsa il fatto che sia stata percepita dal pubblico la forma del Festival – spiega Ernesto Franco, presidente del Comitato scientifico – che non è stato pensato e non è stato in effetti un semplice elenco di appuntamenti, più o meno interessanti, ma un percorso fatto di tante grandi e meno grandi coerenze, che hanno impostato quello che mi auguro sia solo l’inizio di una conversazione sempre più ampia con i mirandolesi e, più in generale, con i cittadini italiani”.

Presi letteralmente d’assalto gli incontri nella Tenda della Memoria (che ha una capienza di 500 persone e ha visto raddoppiare il pubblico, con moltissime persone in piedi) con Carlo Verdone che ha deliziato il pubblico improvvisando una carrellata dei suoi personaggi più amati, Giuseppe Tornatore che ha catturato l’attenzione raccontando la nascita della sua passione, Roberto Vecchioni, nella sua consueta veste di narratore e poeta in musica, Don Luigi Ciotti, che ha interrotto la sua conferenza per alzarsi e correre a salutare un ragazzo disabile che stava andando via, Corrado Augias, che ha esordito lodando l’efficienza e il calore umano degli emiliani, Uto Ughi e le sue frecciate contro la perdita di senso della musica nella nostra epoca. Pienissimi gli appuntamenti con Carlo Petrini, Michele Mirabella, Piergiorgio Odifreddi, per il quale il pubblico impavido ha sfidato la pioggia e rifiutato di spostarsi al coperto pur di non interrompere l’incontro, Gianni Berengo Gardin, Benedetta Tobagi, Paul Ginsborg, Simon Levis Sullam. Piazza Conciliazione si è trasferita virtualmente in Salento per ospitare il concerto dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta, con 1.200 presenze. Seguitissimi anche Melania Mazzucco, Valerio Magrelli, Francesco Piccolo, Maurizio Bettini, Davide Paolini, Aldo Schiavone, Alberto Melloni, Marco Revelli, Claudio Bartocci, Elisabetta Moro e Davide Porporato,  Aldo Bonomi, l’incontro dedicato al ricordo della nascita del biomedicale mirandolese, il concerto La memoria che crea – musica e improvvisazione con Danilo Rea, lo spettacolo Memorie di guerra e di pace. “La Grande Guerra (vista dagli occhi di un bambino)”.

Molto apprezzate anche le  attività ludiche e laboratori per bambini, ragazzi e adulti, la rassegna cinematografica a tema e le mostre: le due esposizioni in collaborazione con l’Archivio Rodrigo Pais dedicate alla Memoria in fotografia, La memoria dell’acqua, in collaborazione con il Consorzio della Bonifica Burana, La memoria del mondo. Italo Calvino e i suoi libri, in collaborazione con la Fondazione Mondadori, Il respiro della memoria, in collaborazione con Auser, Energia nella memoria – immagini dall’archivio storico Eni, in collaborazione con Eni.

Successo anche per la Memoria del gusto a cura di Coldiretti: i menù a pranzo e a cena hanno registrato 4.000 presenze. Il pubblico ha assaporato 100 chili di pasta fresca, 1.300 crescentine e i prodotti tipici del territorio, dall’aceto balsamico al lambrusco, dal parmigiano reggiano ai salumi.

L’ottima riuscita del Festival si è trasmessa, proprio come un gioco di cerchi concentrici, sui libri dei protagonisti, in vendita nei luoghi degli incontri come anche nella libreria in Piazza Costituente. I più venduti sono stati La vita che si ama di Roberto Vecchioni, Le ultime diciotto ore di Gesù di Corrado Augias, Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita di Benedetta Tobagi, Non ti riconosco di Marco Revelli, tutti pubblicati da Einaudi, e Il libro dei libri di Gianni Berengo Gardin (ContrastoBooks), Ottime vendite anche per le pubblicazioni su Pico e i libri per ragazzi con quiz e giochi sulla memoria.

Il Memoria Festival ha avuto anche uno svolgimento online, con il sito ufficiale memoriafestival.it che ha raccolto circa 70.000 visualizzazioni e un grande successo in particolare della pagina Facebook, utilizzata dal pubblico per informarsi e interagire con l’organizzazione del Festival: 3.254 i “mi piace”, 883.872 visualizzazioni della pagina, 449.297 persone raggiunte e 134.757 interazioni con i post.

Il Memoria Festival prosegue fino a stasera con tanti appuntamenti fra i quali gli attesissimi incontri con Michela Murgia su Storia personale e storie collettive (ore 16, Giardino di Pico), Ferdinando Scianna che riflette sul rapporto tra Memoria, immagine e parola (ore 16.30, Tenda della Memoria), Marino Niola con Da Pico ai pixel. È vero che stiamo perdendo la memoria? (ore 17.30, Giardino di Pico), Pupi Avati che parlerà di Cinema e memoria con Gian Piero Brunetta (ore 18.30, Tenda della Memoria) e Gianrico Carofiglio che esplorerà il tema Testimoni, maghi e avvocati: trappole e incantesimi della memoria (ore 21.30, Tenda della Memoria). Gran finale alle 22 in Piazza Conciliazione con David Riondino e La memoria segreta. La buona novella per coro, banda e due voci, composta da Fabrizio De André.

L’organizzazione del Memoria Festival si avvale della collaborazione di un comitato scientifico, presieduto dal direttore editoriale di Einaudi Ernesto Franco (letteratura) e composto da Lina Bolzoni (filosofia, arte della memoria), Gian Piero Brunetta (cinema), Sandro Cappelletto (musica, teatro e spettacolo), Francesco Dal Co (architettura, urbanistica), Alberto Melloni (storia, religione), Marino Niola (antropologia, tradizione enogastronomica), Alberto Oliverio (medicina, biologia) e Angelo Varni (storia).

Promosso e organizzato dal Consorzio per il Festival della Memoria (composto da Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, San Felice 1893 Banca Popolare e Coldiretti Modena), con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Istituto per i beni artistici culturali e naturali – Emilia Romagna, Provincia di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Camera di Commercio di Modena, Alma Mater Studiorum Università di Bologna; in collaborazione con Giulio Einaudi editore; main sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Eni; media partner Radio Pico e Trc tv. Sponsor: Baxter, B. Braun Carex Spa, LivaNova, Cir Food, Sidam, Conad, Rete imprese Italia, Unicredit, Fresenius Kabi Italia, Banca Interprovinciale, Tecna, Associazione Enea Grilli, Assicoop Modena e Ferrara Spa UnipolSai, Egicon. Sponsor tecnici: Asdam, Beboservice, Centro Internazionale di Cultura “Giovanni Pico della Mirandola”, Consorzio della Bonifica Burana, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Franzini, Garden Vivai Morselli, Gulliver Cooperativa Sociale, G.A.M. GonzagArredi Montessori srl, IML srl di Incerti Mariano, Kina, La Fenice Libreria, La Fenice, Taxi Services 24.

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